El Niño, il fenomeno climatico che si verifica ogni cinque anni circa, potrebbe portare a temperature record fino a giugno di quest’anno. Secondo uno studio condotto dall’Accademia Cinese delle Scienze Meteorologiche e pubblicato sulla rivista Scientific Reports, il passaggio di El Niño aumenta il rischio di eventi climatici estremi in diverse parti del mondo.

Le aree maggiormente coinvolte da questo fenomeno sono il Golfo del Bengala, le Filippine, il Mar dei Caraibi, l’Amazzonia e l’Alaska. In queste regioni, si prevede un aumento delle temperature dell’aria, ma anche una maggiore probabilità di incendi, cicloni tropicali e ondate di caldo. Gli effetti di El Niño si estendono anche al resto del pianeta, influenzando il clima globale.

Il fenomeno di El Niño si manifesta con un forte riscaldamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centro-meridionale e orientale, principalmente tra dicembre e gennaio. Questo riscaldamento ha conseguenze sul clima di tutto il mondo. Gli anni in cui si verifica El Niño sono noti per avere temperature più elevate rispetto alla media.

Secondo gli autori dello studio, quando El Niño ha un’intensità moderata, le zone più a rischio di temperature record sono il Golfo del Bengala e le Filippine. Tuttavia, se il fenomeno si rivela più intenso, saranno coinvolte anche altre regioni come il Mar dei Caraibi, il Mar Cinese Meridionale, l’Amazzonia e l’Alaska.

Nonostante ciò, secondo le ultime previsioni dell’Agenzia nazionale statunitense per gli oceani e l’atmosfera (Noaa), El Niño sta già volgendo al termine. Si prevede che nella tarda primavera o all’inizio dell’estate si verifichi il passaggio a La Niña, che invece porta a un raffreddamento delle acque del Pacifico. La Niña è una condizione opposta ad El Niño e porta aria umida verso le coste indonesiane e australiane.

Fino a quando El Niño sarà presente, i suoi effetti potrebbero estendersi alle temperature medie globali. Secondo gli autori dello studio, con un El Niño da moderato a forte, c’è una probabilità del 90% di avere temperature medie globali elevate, con un aumento di 1,03 a 1,20 gradi rispetto alla media del periodo dal 1951 al 1980.

L’Europa è influenzata anche da questo fenomeno, ma gli effetti sono più deboli e variabili rispetto ad altre regioni del mondo. Nonostante ciò, è importante monitorare attentamente l’evoluzione di El Niño e La Niña, in quanto possono avere un impatto significativo sul clima globale e sui fenomeni meteorologici estremi.

In conclusione, il passaggio di El Niño potrebbe portare a temperature record fino a giugno di quest’anno, con la probabilità di eventi climatici estremi in diverse parti del mondo. È importante prestare attenzione a questo fenomeno e alle sue evoluzioni, in quanto possono avere conseguenze significative sul clima globale e sulla nostra vita quotidiana.

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