È con grande tristezza che diamo notizia della morte di Barbara Balzerani, ex brigatista rossa, avvenuta a Roma all’età di 75 anni. La Balzerani era malata da tempo di tumore e non si era mai dissociata dalle Brigate Rosse, anche se dal 2006 era in libertà condizionale.

La notizia della sua morte ha colpito molti, tra cui Davide Steccanella, avvocato di diversi ex esponenti delle Brigate Rosse e autore di numerosi libri sulla storia di quegli anni. Steccanella ricorda la sua ultima visita alla Balzerani pochi giorni prima della sua morte: “Era costretta a letto, come da diverso tempo, ma abbiamo parlato come sempre di tutto. Abbiamo riso e anche litigato come ci succedeva spesso perché lei aveva il suo caratterino. Ho perso una grande amica”.

La Balzerani ha lasciato un segno indelebile nella storia italiana, soprattutto per il suo coinvolgimento nell’omicidio del sindaco di Firenze Lando Conti nel 1986. Lorenzo Conti, figlio del sindaco ucciso dalle Brigate Rosse, commenta la morte della Balzerani con freddezza: “Non provo niente: spero soltanto che se esiste Dio, ci sia una giustizia divina, dato che in Italia non esiste più la giustizia terrena”. Conti aggiunge che, per lui, la Balzerani era libera e non è mai stata punita, ma sul piano umano non prova alcun sentimento.

La figura di Barbara Balzerani è stata oggetto di dibattito e controversie per molti anni. Da un lato, c’è chi la considera una criminale, responsabile di atti di violenza e terrorismo. Dall’altro, ci sono coloro che la vedono come una figura di resistenza e lotta per la giustizia sociale. La sua morte rappresenta la fine di un’epoca e suscita riflessioni sul passato e sulle scelte fatte.

La Balzerani è stata una delle tante protagoniste di un periodo buio nella storia italiana, caratterizzato da violenza politica e tensioni sociali. La sua morte offre l’opportunità di riflettere sulle conseguenze delle azioni estreme e sulla necessità di costruire una società basata sul dialogo e il rispetto reciproco.

Le Brigate Rosse hanno segnato profondamente il panorama politico italiano degli anni ’70 e ’80, lasciando una scia di morte e distruzione. Oggi, a distanza di decenni, è fondamentale ricordare e analizzare quegli eventi per evitare che si ripetano nel futuro.

La morte di Barbara Balzerani rappresenta un capitolo concluso nella storia italiana, ma lascia ancora molte domande senza risposta. Qual era la sua vera motivazione per aderire alle Brigate Rosse? Era un’ideologa o una seguace senza voce propria? Forse sono domande che resteranno senza risposta.

Ciò che possiamo fare è riflettere sulla complessità della storia e imparare dagli errori del passato. La morte di Barbara Balzerani ci ricorda che la violenza non porta mai a una soluzione, ma solo a ulteriori sofferenze.

Che la sua anima possa trovare pace.

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