Il Museo Archeologico di Stabia, dopo un lungo periodo di chiusura per lavori di ristrutturazione e ampliamento, finalmente riapre le sue porte al pubblico. Il rinnovato allestimento promette di offrire ai visitatori un’esperienza unica, arricchita da nuove sale espositive e reperti straordinari provenienti dalle ville del territorio.

L’inaugurazione del nuovo percorso museale è stata un evento di grande importanza, al quale hanno partecipato importanti personalità del mondo della cultura. Tra questi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il direttore generale dei Musei Massimo Osanna, il prefetto capo della Commissione Straordinaria di Castellammare di Stabia Raffaele Cannizzaro, il direttore generale del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel e la direttrice del museo D’Orsi Maria Rispoli. La presenza di queste figure di spicco sottolinea l’importanza e il valore del Museo Archeologico di Stabia.

Una delle novità più entusiasmanti è l’ampliamento delle sale espositive. Ora i visitatori potranno ammirare ben 507 reperti, tra cui dipinti murali, arredi marmorei e suppellettili in ceramica e bronzo. Questa ricca collezione offre una testimonianza straordinaria della storia e della cultura del territorio.

Ma non è tutto: il percorso museale si arricchisce anche di nuove tecnologie e apparati multimediali didattici. Grazie a questi strumenti, i visitatori potranno approfondire la loro conoscenza e vivere un’esperienza interattiva e coinvolgente. Inoltre, i depositi del museo non saranno più solo luoghi di conservazione, ma anche di fruizione e ricerca, aperti al pubblico. Questo permetterà ai visitatori di scoprire il dietro le quinte del museo e di comprendere meglio il lavoro degli archeologi e dei restauratori.

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha commentato entusiasticamente la riapertura del Museo Archeologico di Stabia, definendola una “notizia bellissima per la cultura”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di questo sito unico nel panorama dell’archeologia mondiale e ha elogiato la scelta di investire sulle ricchezze del patrimonio culturale italiano.

Ma le novità non finiscono qui. Il percorso di visita è stato ampliato con l’introduzione di nuovi reperti restaurati, mentre gli allestimenti esistenti sono stati rivisitati con l’aggiunta di apparati multimediali e didattici. Questa scelta permette al museo di mettere insieme gli apparati decorativi delle ville marittime rinvenute sulla collina di Varano durante gli scavi di età borbonica e quelli scoperti da Libero D’Orsi a partire dal 1950. Questa fusione delle due collezioni offre una visione completa e approfondita della storia e della cultura del territorio.

In conclusione, la riapertura del Museo Archeologico di Stabia è un evento di grande rilevanza per il mondo della cultura. Grazie al suo rinnovato allestimento, alle nuove sale espositive e ai reperti straordinari, il museo promette di offrire ai visitatori un’esperienza indimenticabile. Non resta che prenotare un biglietto e lasciarsi trasportare alla scoperta della storia e della cultura di Stabia.

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