Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) ha annunciato l’approvazione di un decreto legislativo che introduce nuove norme sulla gestione dei rifiuti delle navi. L’obiettivo principale di questa nuova normativa è quello di tutelare l’ambiente in questo settore.

Il decreto modifica la normativa vigente del 2021 al fine di semplificare e razionalizzare le procedure e garantire una maggiore aderenza alla disciplina. In particolare, sono state apportate modifiche alla definizione di “rifiuti delle navi” e sono state semplificate le modalità di calcolo degli spazi necessari per lo stoccaggio dei rifiuti accumulati durante il viaggio.

Le tariffe per la gestione dei rifiuti saranno determinate dagli enti locali nei porti in cui non è competente l’Autorità di Sistema Portuale, previa consultazione delle Autorità marittime. Inoltre, sono state introdotte nuove misure per le navi che fanno scali in più porti ma conferiscono i rifiuti in un solo porto. Questo meccanismo garantisce l’equità e la mutualità nella ripartizione dei proventi derivanti dal pagamento delle tariffe tra tutti i porti interessati.

Il decreto è stato predisposto dalle Strutture competenti del Mase, con il contributo del Reparto ambientale marino del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Questo corpo è responsabile, con proprie risorse di bilancio, delle attività ispettive atte a garantire il rispetto della normativa.

La nuova normativa sulla gestione dei rifiuti delle navi rappresenta un passo avanti nella tutela dell’ambiente marino. Grazie alle modifiche introdotte, si mira a semplificare le procedure e a garantire una maggiore aderenza alla disciplina. Inoltre, il principio di equità e mutualità nella ripartizione dei proventi derivanti dal pagamento delle tariffe garantisce una gestione più equa e sostenibile dei rifiuti delle navi nei diversi porti. Queste misure sono fondamentali per preservare l’ecosistema marino e garantire una corretta gestione dei rifiuti prodotti dalle navi durante i loro viaggi.

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