Ismett, l’Istituto mediterraneo dei trapianti e terapie ad alta specializzazione di Palermo, festeggia il suo 25º anniversario con un traguardo importante: più di tremila trapianti effettuati. Questo centro di eccellenza, nato dalla partnership tra la Regione Siciliana e l’Upmc di Pittsburgh negli Stati Uniti, ha dimostrato che l’eccellenza in sanità è possibile anche al Sud.

I numeri sono impressionanti: 2.400 trapianti da donatore cadavere, 600 da donatore vivente e 342 trapianti pediatrici. L’ultimo paziente a beneficiare dei servizi dell’Ismett è stata una bambina palermitana di 8 anni affetta da ‘deficit Citrullinemia tipo I’, una malattia rara che può causare gravi problemi al fegato. Grazie alla tecnica dello ‘split liver’, che permette di suddividere un fegato e salvarne due pazienti, il trapianto è stato eseguito con successo.

L’Ismett è diventato un punto di riferimento nazionale ed internazionale per i trapianti, con il 10% dei pazienti provenienti da altre regioni italiane e il 5% provenienti da altre nazioni. In 25 anni ha trasformato la vita di numerosi pazienti, offrendo cure di alta qualità e mettendo fine ai “viaggi della speranza”. Anzi, adesso sono i pazienti del Nord che si dirigono verso il Sud per ricevere le cure all’Ismett.

Un caso emblematico è quello di Gino, un paziente affetto da fibrosi cistica che ha trascorso anni in ospedale alla ricerca di una soluzione. Arrivato a Palermo da Verona, è stato il primo caso al mondo di trapianto di polmoni su un soggetto affetto da Hiv. Grazie all’intervento dell’Ismett, Gino ha ritrovato la speranza e una nuova vita.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza della donazione degli organi e ha elogiato la collaborazione tra la Regione, l’Upmc e l’Ismett che ha permesso di salvare molte vite umane. Ha anche sottolineato l’importanza di informare correttamente i cittadini sulla donazione degli organi per contrastare le paure e le fake news che circolano. La sensibilizzazione sulla donazione deve essere un obiettivo prioritario.

Il direttore dell’Ismett, Angelo Luca, ha evidenziato la collaborazione tra le diverse istituzioni che ha portato a questo traguardo significativo. Grazie all’introduzione di programmi e tecniche innovative, l’Ismett è diventato uno dei centri di trapianto più attivi in Europa. Il suo programma di trapianto di fegato da donatore vivente è uno dei più attivi in Europa e il programma di trapianto di polmone è stato riconosciuto per il suo eccezionale tasso di sopravvivenza.

In conclusione, l’Ismett rappresenta un esempio di eccellenza nella sanità al Sud. Grazie alla sua competenza e alla sua capacità di innovazione, ha cambiato la vita di molti pazienti, offrendo cure di alta qualità e mettendo fine ai “viaggi della speranza”. La sua reputazione è ormai consolidata a livello nazionale ed internazionale e dimostra che l’eccellenza in sanità è possibile ovunque, anche al Sud.

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