La Cappella Sansevero a Napoli è un luogo carico di storia, bellezza e mistero. La chiesa sconsacrata di Santa Maria della Pietà, conosciuta anche come Pietatella, custodisce opere d’arte straordinarie e macchine anatomiche leggendarie. Ma ciò che rende davvero unica questa cappella è la storia del principe Raimondo di Sangro, che era sia un genio che un alchimista.

Uno dei segreti nascosti della cappella è stato recentemente scoperto grazie ad una squadra di studiosi dell’Università di Bari. Hanno analizzato la cornice che avvolge l’altorilievo dell’altare principale e hanno scoperto che è fatta di un pigmento artificiale, creato in laboratorio, che riproduce fedelmente la struttura chimica dei lapislazzuli. Questa scoperta è sorprendente perché il principe di Sansevero aveva creato questo pigmento nel 1750, oltre 70 anni prima che il chimico francese Jean Baptiste Guimet riuscisse a riprodurre un blu oltremare simile al colore naturale dei lapislazzuli.

La ricerca condotta dall’Università di Bari ha anche rivelato altre scoperte interessanti all’interno della cappella. Ad esempio, hanno scoperto che il cappello cardinalizio ai piedi della statua di Sant’Oderisio contiene un pigmento di colore rossiccio, simile al cinabro. Inoltre, i due cuscini sotto le statue di Sant’Oderisio e Santa Teresa sembrano grigi o verdastri, ma osservati dalla prospettiva giusta e illuminati da lampade a raggi UV, i cristalli brillano di un bagliore blu fluorescente.

La direttrice del Museo Cappella Sansevero, Maria Alessandra Masucci, ha sottolineato che queste scoperte confermano il profilo di Raimondo di Sangro come un infaticabile sperimentatore e innovatore. La sua genialità e il suo slancio di innovatore sono testimoniati dalle meraviglie che ha creato nella cappella, come il Cristo Velato, le Macchine Anatomiche e i colori della volta che sono rimasti intatti senza alcun restauro.

La storia della chiesa stessa è avvolta da leggende e misteri. Si dice che sia stata costruita su un antico tempio dedicato alla dea Iside e che un muro esterno si sia abbattuto rivelando un dipinto della Madonna dopo che un uomo ingiustamente arrestato si votò alla Santa Vergine. Queste storie contribuiscono ad aumentare il fascino e il mistero che avvolgono la Cappella Sansevero.

La cappella è stata commissionata e ideata dal principe Raimondo di Sangro nel XVI secolo. È stata completata nel 1766, pochi anni prima della sua morte. Dopo essere stata sconsacrata, è diventata un luogo ricco di simboli, molti dei quali legati alla Massoneria, a cui il principe era Gran Maestro.

Uno dei capolavori più famosi della cappella è il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Questa statua scolpita a grandezza naturale raffigura il Cristo morto, ricoperto da un sudario realizzato dallo stesso blocco di marmo. Si è pensato che il principe avesse insegnato a Sanmartino il processo di calcificazione dei tessuti in cristalli di marmo, e c’è persino una leggenda che suggerisce che sotto lo strato di marmo ci sia un vero cadavere.

La cappella ospita anche le Macchine Anatomiche, due modelli dell’apparato circolatorio umano commissionati dal principe all’anatomista Giuseppe Salerno nel XVIII secolo. Questi modelli perfettamente riproducono gli scheletri di un uomo e una donna, con tutto il sistema arterioso e venoso. Per anni si è creduto che fossero stati utilizzate vere vene umane per costruirli, grazie all’intervento diretto del principe.

Raimondo di Sangro era un uomo straordinario, un inventore, un anatomista, un letterato e un massone. Le sue invenzioni sono un mix magico di scienza e alchimia che ancora oggi suscitano stupore e meraviglia. La cappella è un luogo dove si possono ammirare colori accesi sulla volta, che resistono al passare del tempo senza bisogno di restauro. Anche l’iscrizione sulla lapide marmorea del portale laterale è stata creata tramite un procedimento chimico ideato dallo stesso principe.

La Cappella Sansevero è un luogo che racconta la storia di Raimondo di Sangro meglio di qualsiasi altro. Alcuni lo considerano uno stregone senza Dio, altri un genio assoluto, ma indipendentemente da come lo si veda, non si può negare che abbia generato meraviglia attraverso la sua conoscenza e la sua innovazione. Ogni visita a questa cappella è un’esperienza unica che ti porta in un mondo di bellezza, storia e mistero.

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