Il capolavoro rinascimentale della Madonna della Cintola di Andrea della Robbia è finalmente tornato al suo antico splendore nella Collegiata di S. Martino a Foiano della Chiana, Arezzo. Grazie al finanziamento dell’antiquario e mercante d’arte Fabrizio Moretti, l’opera è stata restaurata in memoria del padre Alfredo, originario di Foiano della Chiana.

L’annuncio della conclusione del restauro è stato accolto con grande soddisfazione dalle autorità locali. Il vicesindaco Jacopo Franci ha sottolineato l’importanza dell’opera, definendola una delle più straordinarie custodite nella città. Ha inoltre ringraziato Fabrizio Moretti a nome di tutta la comunità di Foiano per il gesto d’affetto che ha compiuto.

Il restauro è stato eseguito dallo Studio Ardiglione di Firenze, che ha svolto un lavoro straordinario. Grazie alla loro maestria e competenza, la Madonna della Cintola è stata riportata all’originale splendore, permettendo ai visitatori di ammirarne ogni minimo dettaglio.

L’opera di Andrea della Robbia risale al 1502 e rappresenta la Vergine Maria che indossa una cintura, simbolo di purezza e castità. La scultura è realizzata in terracotta smaltata, una tecnica innovativa introdotta proprio da Andrea della Robbia. Le vivaci tonalità di blu e bianco conferiscono all’opera un fascino unico, rendendola una delle più belle esempi dell’arte rinascimentale.

La Madonna della Cintola è un tesoro per la città di Foiano della Chiana e il suo restauro rappresenta un importante passo per preservare il patrimonio artistico e culturale del territorio. Questo primo progetto di collaborazione tra Fabrizio Moretti e la comunità locale potrebbe aprire la strada a future iniziative che avranno sicuramente sviluppi imprevedibili.

Grazie al generoso contributo di Fabrizio Moretti, la Madonna della Cintola potrà essere ammirata ancora per molti anni, rappresentando un simbolo di bellezza e spiritualità per tutti coloro che visiteranno la Collegiata di S. Martino. L’opera di Andrea della Robbia continua a ispirare e affascinare, testimoniando l’eccezionale talento dei grandi maestri del Rinascimento italiano.

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