L’Italia si trova in fondo alla classifica europea per la qualità dei mezzi di trasporto pubblico, secondo il report “Pendolaria-Speciale aree urbane” di Legambiente. La Penisola non regge il confronto con paesi come Regno Unito, Germania e Spagna, risultando ultima.

Una delle principali cause di questa situazione è la carenza di infrastrutture, che mette le città italiane sempre più sotto scacco del traffico e dello smog. In particolare, Roma risulta tra le peggiori città europee in termini di dotazioni di binari e metropolitane.

La mobilità sostenibile su ferro, che comprende metropolitane, tranvie e ferrovie suburbane, è un aspetto fondamentale per garantire un trasporto pubblico efficiente e rispettoso dell’ambiente. Purtroppo, l’Italia sembra non essere all’altezza delle altre nazioni europee in questo ambito.

La mancanza di infrastrutture adeguate si traduce in un maggior traffico stradale, che porta a congestionamenti e ritardi nei trasporti pubblici. Questo non solo crea disagi per i pendolari, ma contribuisce anche all’aumento dei livelli di inquinamento atmosferico.

La situazione è particolarmente preoccupante se si considera che la mobilità sostenibile è sempre più riconosciuta come una soluzione efficace per ridurre le emissioni di gas serra e combattere i cambiamenti climatici. Molti paesi europei stanno investendo in sistemi di trasporto pubblico efficienti ed ecologici, mentre l’Italia sembra essere indietro.

È necessario che le istituzioni e le autorità competenti prendano seri provvedimenti per migliorare la qualità dei mezzi di trasporto pubblico in Italia. Questo significa investire in infrastrutture moderne e efficienti, potenziare le reti ferroviarie e metropolitane esistenti e promuovere l’uso del trasporto pubblico come alternativa all’uso dell’auto privata.

Solo attraverso un impegno concreto e una visione a lungo termine sarà possibile superare il divario che ci separa dagli altri paesi europei in termini di mobilità sostenibile. L’Italia ha bisogno di un trasporto pubblico di qualità, che sia affidabile, efficiente ed ecologico.

È tempo di agire e di fare scelte consapevoli per garantire un futuro migliore per il nostro paese e per le generazioni future. Non possiamo permetterci di rimanere indietro mentre il resto d’Europa si muove verso una mobilità più sostenibile. Speriamo che il report di Legambiente sia un segnale d’allarme che spinga le autorità a prendere le giuste decisioni per migliorare la situazione.

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