Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha annunciato che l’Italia eliminerà completamente l’uso del carbone nel mix di generazione elettrica entro il 2025, ad eccezione della Sardegna, dove ciò avverrà tra il 2026 e il 2028. Questa decisione è stata presa per ridurre l’inquinamento atmosferico e combattere i cambiamenti climatici.

Per sostituire l’energia prodotta dal carbone, il governo italiano ha pianificato la costruzione di nuovi impianti a ciclo combinato a gas ad alta efficienza. Tra il 2021 e il 2023, sono stati autorizzati quattro nuovi impianti in diverse località italiane, ognuno con una potenza di circa 850 Megawatt, per un totale di 3400 Mw. Inoltre, sono stati approvati diversi upgrade degli impianti esistenti, che aumenteranno la capacità disponibile di circa 700 Mw.

Il ministro Pichetto ha spiegato che questa nuova capacità sostitutiva sarà più che sufficiente per raggiungere l’obiettivo del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) di avere 3 GW di nuovi impianti a gas. L’entrata in funzione di questi nuovi impianti è prevista tra il 2024 e il 2026, consentendo all’Italia di eliminare definitivamente l’uso del carbone sul Continente.

Questa decisione è un passo significativo per l’Italia nel raggiungimento dei suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e di transizione verso fonti energetiche più pulite. L’eliminazione del carbone contribuirà notevolmente a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’inquinamento atmosferico, portando benefici sia per l’ambiente che per la salute dei cittadini italiani.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’eliminazione del carbone in Sardegna richiederà più tempo rispetto al resto del Paese. Questo potrebbe essere dovuto a diversi fattori, come la necessità di pianificare la transizione energetica in modo più accurato o la dipendenza economica da questa risorsa nella regione.

Nonostante questa eccezione, l’Italia sta dimostrando un impegno concreto nella lotta contro i cambiamenti climatici e verso una produzione energetica più sostenibile. L’uso del gas naturale come alternativa al carbone contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 e a favorire una transizione verso un sistema energetico più pulito e rinnovabile.

Il governo italiano, insieme alle aziende energetiche del Paese, dovrà lavorare per garantire che la transizione dal carbone al gas avvenga in modo efficiente e senza interruzioni nell’approvvigionamento energetico. Saranno necessari investimenti nelle infrastrutture del gas naturale e nella distribuzione di energia per supportare questa transizione.

L’eliminazione del carbone rappresenta un passo importante nella lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento atmosferico. L’Italia sta dimostrando di essere un leader nel campo delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale, e questo è un esempio da seguire per altri Paesi che cercano di ridurre le proprie emissioni e di adottare fonti energetiche più pulite.

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