L’Intelligenza Artificiale (IA) è sempre più presente nelle nostre vite, influenzando le nostre decisioni e interazioni quotidiane. Secondo il teologo e filosofo Paolo Benanti, l’IA rischia di diventare un ostacolo tra gli esseri umani e la realtà, riducendo le nostre capacità di pensiero critico e discernimento.

Durante una lezione all’Università Lumsa, Benanti ha evidenziato come gli algoritmi e i consigli di acquisto generati dalle nostre profilazioni online influenzino le nostre scelte. Spesso ci lasciamo guidare dal sistema 1 del nostro pensiero, che è veloce, intuitivo e inconscio. Solo raramente attiviamo il sistema 2, che richiede uno sforzo cognitivo maggiore e ci permette di ragionare in modo razionale.

Per semplificare, Benanti ha utilizzato l’esempio dei tennisti Sinner e Kasparov. Sinner rappresenta il sistema 1, reagendo istintivamente a un servizio e rispondendo con un colpo preciso. Kasparov, invece, rappresenta il sistema 2, pensando attentamente alla strategia da adottare per vincere una partita di scacchi.

Il problema, secondo Benanti, è che spesso ci affidiamo troppo al sistema 1, perdendo la capacità di pensiero critico e razionale. L’utilizzo dell’IA nel campo commerciale è un esempio di come questa tecnologia possa influenzare le nostre scelte. L’IA mira a generare più acquisti, spingendoci verso acquisti compulsivi e meno riflessi.

Benanti avverte che l’interazione con un sistema di linguaggio potrebbe diventare il sistema zero, innesca il sistema 1 senza che ce ne accorgiamo. Questo potrebbe ridurre la nostra capacità di ragionare in modo sofisticato e distorcere la nostra percezione della realtà.

È importante, quindi, rimanere consapevoli dell’influenza dell’IA sulle nostre decisioni e adottare un approccio più critico. L’IA può essere un’utile risorsa, ma dobbiamo essere consapevoli dei suoi limiti e non lasciarci completamente guidare da essa.

In conclusione, l’IA è un protagonista inaspettato nel confronto tra Sinner e Kasparov, rappresentando il sistema 1 e il sistema 2 del nostro pensiero. Tuttavia, dobbiamo fare attenzione a non far diventare l’IA un ostacolo tra noi e la realtà, riducendo le nostre capacità di pensiero critico e ragionamento sofisticato.

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