Il settore delle gare d’appalto nel campo dell’ingegneria e dell’architettura sta attraversando un periodo di forte contrazione, con una previsione di calo del 72% entro il 2024. Questo è quanto emerge dai dati forniti dall’Oice (Organismo di Informazione per l’Edilizia) che evidenziano una significativa diminuzione della domanda pubblica per opere pubbliche e servizi tecnici.
Nei primi due mesi dell’anno, il valore totale dei servizi tecnici messi in gara è stato di soli 148,1 milioni di euro, registrando un calo del 72,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato allarmante conferma la tendenza negativa che si sta verificando nel settore.
In particolare, le gare per servizi tecnici pubblicate sulla Gazzetta Europea, che superano la soglia di 215.000 euro, sono state solo 109 nel bimestre considerato, per un valore complessivo di 113,0 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo del 2023, si registra una diminuzione del 66,3% in termini di numero e del 70,5% in termini di valore.
Analizzando i dati del mese di febbraio 2024, si osserva che sono stati pubblicati 184 bandi soprasoglia. Tuttavia, anche in questo caso si registra un calo significativo rispetto a febbraio 2023, con una diminuzione del -66,2% in termini di numero e del -57,6% in termini di valore.
Questi dati preoccupanti fanno emergere una situazione difficile per il settore delle gare d’appalto nel campo dell’ingegneria e dell’architettura. Le ragioni di questa contrazione potrebbero essere molteplici, ma è possibile individuare alcuni fattori chiave.
Innanzitutto, la crisi economica globale che si è verificata negli ultimi anni ha portato a una riduzione degli investimenti pubblici, con conseguente diminuzione delle opere pubbliche e dei servizi tecnici necessari per realizzarle. La scarsità di risorse economiche disponibili ha reso prioritari altri settori, lasciando in secondo piano l’edilizia e l’architettura.
Inoltre, la complessità burocratica che caratterizza le gare d’appalto pubbliche può rappresentare un ostacolo per molte aziende del settore. I tempi lunghi e i requisiti rigidi richiesti per partecipare alle gare possono scoraggiare molte imprese che preferiscono concentrarsi su altri settori più redditizi e meno burocratici.
Infine, l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sul settore delle gare d’appalto. Le restrizioni imposte dai governi nazionali per contenere la diffusione del virus hanno comportato la sospensione o il rinvio di molte opere pubbliche, riducendo ulteriormente la domanda di servizi tecnici di ingegneria e architettura.
La situazione attuale richiede interventi mirati da parte delle autorità competenti per rilanciare il settore delle gare d’appalto nel campo dell’ingegneria e dell’architettura. Sono necessarie politiche di sostegno volte a semplificare le procedure burocratiche, ridurre i tempi di attesa e favorire la partecipazione delle imprese del settore.
Inoltre, potrebbe essere utile promuovere una maggiore collaborazione tra il settore pubblico e privato, al fine di stimolare la domanda di opere pubbliche e di servizi tecnici. L’implementazione di progetti infrastrutturali di ampio respiro potrebbe essere una soluzione per rilanciare l’economia e offrire nuove opportunità di lavoro per le imprese del settore.
In conclusione, la drastica diminuzione delle gare d’appalto nel settore dell’ingegneria e dell’architettura rappresenta una sfida importante per l’intero settore. È necessario adottare misure per invertire questa tendenza e promuovere la ripresa economica del settore. Solo attraverso un impegno congiunto da parte delle autorità, delle imprese e degli operatori del settore sarà possibile superare questa crisi e rilanciare l’industria delle gare d’appalto.