Il nuovo libro di Francesca Cappelletti, “Le Belle: Ritratti Femminili nelle Stanze del Potere”, ci offre uno sguardo affascinante sul ruolo delle donne nel Seicento romano. In un’epoca caratterizzata da una complessa intersezione di ricchezza e povertà, religione e materia, arte raffinata e sfarzo, rettitudine e dissoluzione, il ruolo delle donne era ambiguo e articolato.
Il libro di Cappelletti, una storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese di Roma, esplora il tema delle donne potenti e belle attraverso i ritratti di dame realizzati da Jacob Ferdinand Voet, un pittore olandese attivo a Roma nel XVII secolo. Questi ritratti adornano le pareti della stanza delle belle nel palazzo Chigi di Ariccia, e rappresentano l’aristocrazia romana dell’epoca.
Tra le donne ritratte vi sono le sorelle Maria ed Ortensia Mancini, nipoti del cardinale Giulio Mazzarino, che furono portate in Francia per sposarsi vantaggiosamente e successivamente divennero figure influenti alla corte di Luigi XIV. Ma la tradizione delle stanze delle Veneri, risalente alla fine del Cinquecento, ha radici più profonde. Queste stanze private nei palazzi del potere erano luoghi in cui le donne venivano ritratte in pose mitologiche ed erotiche, spesso seminude o completamente nude, dai grandi maestri come Tiziano e Carracci.
Il libro non si limita a parlare di storia dell’arte, ma racconta anche le storie delle donne ritratte che hanno fatto la storia. Clelia Farnese e le due potenti Olimpie, la Maidalchini e la Aldobrandini, sono solo alcuni esempi di donne che hanno influenzato il corso degli eventi con le loro azioni. Inoltre, il libro esplora anche il ruolo delle donne come artiste, come Lavinia Fontana e Artemisia Gentileschi, che hanno dovuto lottare per farsi strada in un mondo dominato dagli uomini, affrontando maldicenze, processi e prevaricazioni.
Attraverso la competenza storica e l’approfondimento delle dinamiche sociali e politiche, Cappelletti offre una lettura importante sulla disparità di genere nel Seicento romano. Il libro ci invita a riflettere sulle sfumature di potere e bellezza che definivano la vita delle donne di quel periodo, offrendo un’analisi dettagliata delle loro esperienze e delle battaglie che hanno affrontato.
“Le Belle: Ritratti Femminili nelle Stanze del Potere” è un libro che appassiona e informa, offrendo una prospettiva unica sulle donne del Seicento romano. Con la sua combinazione di storia dell’arte, narrazione storica e analisi di genere, questo libro è un must per chiunque sia interessato alla storia delle donne e al ruolo che hanno svolto nella società.