L’importanza del perito nelle chat della studentessa nel caso di accusa di stupro contro Ciro Grillo

In un processo così delicato come quello che vede coinvolto Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, e tre suoi amici genovesi, è fondamentale fare chiarezza su tutti gli elementi a disposizione. E uno di questi elementi è rappresentato dalle chat che si sono scambiate ‘Silvia’, la studentessa italo-norvegese di 23 anni che ha accusato Ciro Grillo e i suoi amici di violenza sessuale di gruppo, e la sua amica norvegese ‘Mia’.

Le chat, che risalgono al 2018 e al giorno successivo alla presunta violenza, saranno presentate in tribunale il prossimo 2 maggio. Sarà un perito incaricato di trascrivere e tradurre i messaggi, anche vocali, che le due ragazze si sono scambiate in inglese. Questi messaggi rivestono un’importanza fondamentale per la difesa degli imputati.

I legali della difesa attribuiscono massima importanza a due chat in particolare, della durata complessiva di mezz’ora. La prima chat risale al giorno successivo alla notte dei fatti contestati ai quattro imputati, il 18 luglio 2019. Inizialmente, nelle prime conversazioni fra le due ragazze, non viene menzionata né la violenza né una denuncia. Sarà solo successivamente, dopo che ‘Silvia’ si sarà confidata con la madre e avrà fatto ritorno a Milano dalla vacanza in Costa Smeralda, che deciderà di denunciare quanto accaduto.

Nelle chat, ‘Mia’ cerca di confortare ‘Silvia’, dicendole che non è colpa sua se non è riuscita a reagire e che è stata manipolata, usata e umiliata. Quando ‘Silvia’ decide di denunciare, ‘Mia’ la sostiene e le dice di essere d’accordo e di essere con lei.

Il primo messaggio vocale del 18 luglio, in cui ‘Mia’ conforta ‘Silvia’, è una risposta a una precedente comunicazione che non è agli atti. La traduzione e la trascrizione di questo messaggio saranno fondamentali per il tribunale, anche se al momento non è chiaro se sia stata fatta una traduzione ufficiale.

Inoltre, i difensori degli imputati ritengono che le chat del 2018 possano fornire importanti informazioni sul grado di confidenza tra le due ragazze, sui comportamenti precedenti di ‘Silvia’ e sul loro dialogo riguardo a una presunta violenza subita dalla ragazza in Norvegia.

Durante l’udienza di oggi, ‘Mia’ è stata sottoposta a domande generiche sulla sua relazione con ‘Silvia’ e sulla durata dei loro contatti di persona. Non sono state affrontate ancora le questioni relative alle chat del 2018.

Tutto questo materiale, insieme ad altre prove e testimonianze, sarà fondamentale per il tribunale nel giudicare correttamente il caso. Sarà compito del perito trascrivere e tradurre le chat in modo da rendere tutto il materiale comprensibile per il tribunale.

Il prossimo 2 maggio si terrà l’udienza in cui verranno presentate le chat e si spera che queste forniscano ulteriori dettagli sul caso. Sarà un momento cruciale per la difesa e per la studentessa che ha denunciato Ciro Grillo e i suoi amici. Resta da vedere come le chat influenzeranno l’esito del processo e se porteranno a una sentenza definitiva.

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