Il prossimo 1 luglio terminerà il regime di maggior tutela per l’elettricità, e i clienti non vulnerabili che non hanno ancora scelto un operatore del mercato libero passeranno automaticamente al Servizio a Tutele Graduali (Stg), con la possibilità di risparmiare mediamente 130 euro all’anno sulla bolletta della luce per famiglia. Tuttavia, secondo Consumerismo No Profit, molti operatori energetici stanno ostacolando o rallentando il passaggio al mercato tutelato, nonostante sia previsto dalla normativa vigente.

L’associazione ha condotto un’indagine contattando diverse aziende fornitrici di energia in Italia e ha scoperto che non tutte facilitano il rientro nel regime tutelato. I risponditori automatici dei call center telefonici non offrono l’opzione di rientro nella maggior tutela tra le varie opzioni preimpostate, mentre quando si riesce a parlare con un consulente, spesso si viene trasferiti da un ufficio all’altro o rimandati al sito di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Questo comporta enormi perdite di tempo che disincentivano gli utenti.

Alcune società richiedono anche l’invio di una corposa documentazione via mail per permettere il rientro al mercato tutelato, mentre un operatore ha addirittura negato al telefono l’esistenza di tale possibilità. In ogni caso, i tempi necessari per finalizzare l’operazione vanno da tre settimane a due mesi.

Di fronte a questa situazione, Consumerismo No Profit ha deciso di rivolgersi all’Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, affinché apra un’istruttoria per verificare se le società energetiche del mercato libero stiano ostacolando o rallentando il diritto dei consumatori di rientrare nel regime tutelato. Il presidente dell’associazione, Luigi Gabriele, ha dichiarato che l’obiettivo è garantire che i consumatori abbiano la possibilità di scegliere liberamente il fornitore di energia elettrica che meglio si adatta alle proprie esigenze.

Questa situazione evidenzia come il consumerismo e la società stiano ostacolando il rientro nel mercato tutelato, nonostante sia un diritto previsto dalla legge. È importante che i consumatori siano informati su questa possibilità e siano consapevoli dei potenziali risparmi che potrebbero ottenere scegliendo il mercato tutelato. Inoltre, è necessario che le autorità competenti vigilino sul rispetto delle normative da parte degli operatori energetici, per garantire una maggiore trasparenza e tutela per i consumatori.

In conclusione, il prossimo 30 giugno rappresenta una scadenza importante per i clienti non vulnerabili che non hanno ancora scelto un fornitore di energia elettrica. È fondamentale che le società energetiche facilitino il rientro nel mercato tutelato e che le autorità competenti intervengano per garantire il rispetto dei diritti dei consumatori. Solo così si potrà assicurare una maggiore concorrenza e una migliore tutela per i cittadini italiani.

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