Il Covid ha dimostrato di essere un virus persistente nel corpo umano, secondo una nuova ricerca condotta dalla University of California San Francisco. Gli studiosi hanno scoperto che il virus può rimanere nel sangue e nei tessuti dei pazienti per più di un anno dopo la fase acuta della malattia.

I risultati di questa importante scoperta sono stati presentati alla Conferenza sui retrovirus e le infezioni opportunistiche (Croi), tenutasi a Denver dal 3 al 6 marzo 2024. Inizialmente si pensava che il Covid-19 fosse una malattia transitoria, ma sempre più pazienti continuano ad avere sintomi anche mesi o addirittura anni dopo l’infezione.

Lo studio ha coinvolto 171 persone che erano state infettate dal Covid, ed è stato utilizzato un test ultrasensibile per la proteina Spike, che è fondamentale per l’ingresso del virus nelle cellule umane. I ricercatori hanno scoperto che il virus persisteva nel sangue fino a 14 mesi dopo l’infezione in alcune persone, con una probabilità doppia per coloro che erano stati ricoverati in ospedale per il Covid.

Per approfondire la persistenza del virus nei tessuti, gli studiosi si sono rivolti alla Long Covid Tissue Bank, che conserva campioni donati da pazienti con e senza Long Covid. In questi campioni è stato rilevato l’RNA virale fino a due anni dopo l’infezione, anche se non vi erano prove di reinfezione. Il virus è stato trovato nel tessuto connettivo, dove si trovano le cellule immunitarie, suggerendo che i frammenti virali possano attaccare il sistema immunitario.

È ancora necessaria ulteriore ricerca per determinare se la persistenza di questi frammenti virali sia la causa della Long Covid e dei rischi associati come l’infarto e l’ictus. Tuttavia, sulla base di questi risultati, il team di ricerca sta attualmente conducendo numerosi studi clinici per testare se gli anticorpi monoclonali o i farmaci antivirali possano eliminare il virus e migliorare la salute delle persone affette da Long Covid.

Questa scoperta è di fondamentale importanza per capire meglio il Covid-19 e le sue conseguenze a lungo termine. La persistenza del virus nel corpo umano potrebbe spiegare perché alcuni pazienti continuano ad avere sintomi anche dopo essersi ripresi dalla malattia. Inoltre, apre la strada a nuove possibilità di trattamento per coloro che soffrono di Long Covid.

È importante sottolineare che la ricerca è ancora in corso e che sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati. Tuttavia, questa scoperta getta nuova luce sul Covid-19 e potrebbe portare a importanti sviluppi nella diagnosi e nel trattamento della malattia. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa interessante scoperta scientifica.

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