Un fisco sempre più amico dei contribuenti: ecco cosa prevedono le nuove misure del governo per rendere la riscossione dei debiti più veloce ed efficiente. Con un nuovo decreto attuativo della riforma fiscale, il sistema della riscossione subirà un riordino che permetterà ai contribuenti di avere più tempo per saldare i propri debiti con il fisco. L’obiettivo è quello di snellire la montagna di debiti fiscali che ammonta a oltre 1.200 miliardi di euro.

Una delle principali novità introdotte dal decreto riguarda l’allungamento dei tempi per il pagamento dei debiti. Attualmente, i contribuenti hanno 72 rate mensili a disposizione per saldare il proprio debito, ma con le nuove norme questo limite sarà esteso a un massimo di 120 rate mensili, corrispondenti a un periodo di 10 anni. Inoltre, coloro che hanno un debito superiore a 120.000 euro potranno dilazionare il pagamento in un massimo di 120 rate mensili, anche se dovranno documentare una situazione di temporanea difficoltà.

Per i contribuenti con un debito inferiore alla soglia dei 120.000 euro, il numero di rate aumenterà progressivamente ogni due anni. Coloro che documentano una situazione di difficoltà avranno un minimo di rate crescente, che passerà da 85 a 97 a 109, fino ad un massimo di 120 rate. Per chi, invece, dichiara semplicemente di trovarsi in difficoltà, il numero di rate partirà da 84 mensili nel 2025-26 e aumenterà progressivamente fino ad un massimo di 108 nel 2029.

Una delle novità più attese riguarda lo stralcio automatico delle cartelle non riscosse entro 5 anni. Questa misura entrerà in vigore dal 2025 e permetterà di eliminare automaticamente i debiti che non sono stati pagati entro questo periodo di tempo. Tuttavia, fino alla prescrizione del debito, l’ente creditore avrà la possibilità di gestire la riscossione coattiva delle somme discaricate o affidarla a soggetti privati tramite una gara pubblica.

Il decreto prevede anche alcune altre modifiche, come l’obbligo di notificare le cartelle al creditore entro 9 mesi dall’affidamento del carico e la possibilità di raggruppare i crediti per codice fiscale, permettendo ad esempio di avere in un’unica cartella tasse e multe.

L’obiettivo principale di queste misure è quello di “snellire” il sistema della riscossione e impedire che si crei una nuova montagna di debiti in futuro. A tal proposito, è stata istituita una commissione ad hoc che si occuperà di analizzare la situazione e proporre soluzioni per il discarico totale o parziale dei debiti.

Nonostante le buone intenzioni del governo, queste nuove misure non convincono tutti. Secondo l’economista Carlo Cottarelli, con la cancellazione automatica delle cartelle dopo 5 anni, sarà sufficiente resistere per questo periodo di tempo per evitare di pagare i propri debiti. Questo potrebbe portare ad un condono automatico dei debiti.

Nel frattempo, il governo ha anche approvato un decreto legislativo sul riordino dei giochi pubblici. Una delle principali novità riguarda l’utilizzo del contante per i giochi online, che sarà vietato. Questa misura ha l’obiettivo di razionalizzare e aggiornare il sistema dei giochi pubblici a distanza, aumentando il valore delle concessioni da assegnare.

In conclusione, il governo sta mettendo in atto una serie di misure volte a rendere il sistema della riscossione più efficiente e amico dei contribuenti. Tuttavia, resta da vedere se queste novità saranno realmente efficaci nel snellire la montagna di debiti fiscali e combattere il fenomeno dei “furbetti”.

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