Piante esotiche e affascinanti nel giardino della Roma antica: il nuovo libro di Elio Cadelo

Elio Cadelo, giornalista e divulgatore scientifico, premiato per l’Editoria e la Divulgazione Scientifica nel 2013, ha appena pubblicato un nuovo libro intitolato “Piante Americane (e non solo) nella Roma Imperiale – I Viaggi transoceanici dei romani”. Questo libro rivoluziona l’idea che l’Italia sia un “giardino dell’Eden” con la più ampia biodiversità del Mediterraneo, dimostrando invece che la biodiversità italiana è stata costruita importando “piante aliene” da tutto il mondo, soprattutto dal Medio e dall’Estremo Oriente.

Secondo Cadelo, la biodiversità italiana è stata fondamentale per la prosperità di numerose civiltà, come gli Etruschi, i Greci della Magna Grecia, i Sanniti, i Liguri, i Sicani e infine i Romani. Gli agricoltori romani hanno importato piante esotiche, le hanno acclimatate, ibridate e coltivate, creando così una varietà unica di prodotti agricoli nella storia. Per questo libro, Cadelo ha collaborato con botanici, ornitologi, storici della civiltà romana, archeologi e personalità e istituzioni del mondo scientifico, in particolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Enea, nonché numerose università americane.

Il libro esamina oltre un centinaio di piante giunte in Italia durante l’epoca romana, alcune delle quali sono autoctone delle Americhe. Queste piante, tra cui mais, ananas, peperone, zucca e girasole, sono ampiamente documentate non solo da autori classici, ma anche da affreschi, mosaici, bassorilievi e statue esposte nei musei di tutta Europa. Inoltre, Cadelo evidenzia come molte piante di origine mediterranea, come la ninfea e lo stramonio, siano state diffuse in America molto prima del viaggio di Cristoforo Colombo, come confermato dall’archeologia e dall’iconografia Maya.

Ciò che rende questo libro davvero interessante è che per la prima volta viene posta l’attenzione sulla navigazione come elemento centrale dello sviluppo economico e tecnologico delle antiche civiltà. Cadelo sostiene che Roma, sotto molti aspetti, fu la prima e forse l’unica economia “liberista e quasi-capitalista” dell’antichità. L’autore, che ha lavorato come voce del Giornale Radio Rai per la Scienza e l’Ambiente e ha ricevuto il Premio Enea per la Divulgazione Scientifica nel 1999, offre una prospettiva nuova e affascinante sulla storia romana.

In conclusione, il libro di Elio Cadelo, “Piante Americane (e non solo) nella Roma Imperiale – I Viaggi transoceanici dei romani”, rappresenta un’opera innovativa che rivoluziona la nostra concezione della biodiversità italiana. Grazie alla ricerca accurata e alla collaborazione con esperti di diverse discipline, Cadelo dimostra come Roma abbia contribuito in modo significativo alla diffusione delle piante esotiche in Europa e nelle Americhe. Questo libro è un must per gli appassionati di storia antica, botanica e archeologia, offrendo una prospettiva unica sulle relazioni tra civiltà antiche e piante esotiche.

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