Tim, il gruppo Tlc italiano, ha subito una perdita del 4% in Borsa, con le azioni che sono scese a 0,21 euro. La seduta è stata molto pesante per l’azienda, dopo il crollo registrato giovedì e il tentativo di rimbalzo avvenuto venerdì. Nonostante un inizio positivo, il titolo ha chiuso in ribasso del 4,5%, toccando un minimo di due euro netti nel corso della giornata.
Durante la seduta, sono state scambiate 1,1 miliardi di azioni di Tim, pari a più del 7% del capitale. Nonostante questa cifra sia inferiore ai due miliardi di giovedì e ai 1,4 miliardi di venerdì, gli scambi sono comunque stati molto intensi.
Prima dell’apertura dei mercati, Tim ha confermato le sue previsioni finanziarie e ha fornito ulteriori dettagli sul flusso di cassa atteso. In particolare, l’azienda ha precisato che il debito partirà da 7,5 miliardi nel 2024 secondo il pro forma.
Gli analisti hanno sottolineato che il calo delle azioni di Tim è dovuto alle notizie negative riguardanti un debito netto superiore alle aspettative nel 2024 e una generazione di cassa inferiore alle previsioni nel 2025-2026. Secondo Equita, gli investitori sono preoccupati anche per le previsioni sull’Italia nel 2024, che sembrano essere piuttosto aggressive. Inoltre, l’incertezza legata al rinnovo del consiglio di amministrazione, che si terrà il 23 aprile, contribuisce a creare una certa instabilità per l’azienda.
Nonostante la performance negativa in Borsa, Tim è comunque un’azienda solida nel settore delle telecomunicazioni. Con una vasta rete di infrastrutture e servizi innovativi, Tim continua ad essere un punto di riferimento nel panorama delle telecomunicazioni italiane.
Tuttavia, è importante tenere d’occhio gli sviluppi futuri di Tim e monitorare da vicino le decisioni prese dal consiglio di amministrazione. Solo il tempo dirà se riusciranno a superare le sfide attuali e a mantenere la loro posizione di leadership nel settore delle telecomunicazioni.