Aumento preoccupante delle segnalazioni di violenza contro gli operatori sanitari entro il 2023
Nel corso dell’anno 2023, sono state registrate oltre 16mila segnalazioni di aggressioni nei confronti degli operatori sanitari. Queste segnalazioni comprendono episodi di violenza fisica, verbale e danneggiamento di proprietà, come ad esempio casi di auto danneggiate appartenenti agli operatori sanitari stessi. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha presentato questi allarmanti numeri durante un evento organizzato dal Ministero in collaborazione con Inail, in occasione della giornata dedicata alla sicurezza degli operatori sanitari, che si celebra il 12 marzo.
Il ministro ha sottolineato che questa è solo una prima rilevazione del fenomeno e che si punta a renderla ancora più strutturata nel corso dell’anno. Recentemente, ha inviato una relazione sulle attività dell’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza degli esercenti, le professioni sanitarie e sociosanitarie al Parlamento. Questo dimostra l’impegno del governo nel garantire la sicurezza di coloro che lavorano nel settore sanitario.
“La sicurezza di chi lavora in sanità è stata da subito per me una priorità”, ha affermato il ministro Schillaci. Per questo motivo, l’anno scorso sono state introdotte norme a tutela degli operatori sanitari, come la procedibilità d’ufficio per chi aggredisce un operatore sanitario e l’aumento delle pene per gli aggressori. Inoltre, insieme al Ministro Piantedosi, sono stati potenziati i presidi di polizia negli ospedali.
L’Osservatorio ha proposto delle specifiche modifiche alla Raccomandazione n. 8 del 2007 per prevenire gli atti di violenza contro gli operatori sanitari. Durante quest’anno, partiranno anche attività formative rivolte agli operatori sanitari, basate sui requisiti minimi standard definiti dall’Osservatorio insieme ai rappresentanti di Agenas. Questa formazione è essenziale per fornire ai professionisti sanitari gli strumenti necessari per prevenire e gestire il fenomeno della violenza.
Inoltre, è fondamentale informare e sensibilizzare i cittadini su questo problema. Il ministro ha sottolineato l’importanza dell’aspetto culturale e ha annunciato l’avvio di un’attività di sensibilizzazione in collaborazione con le federazioni e gli ordini professionali.
La violenza contro gli operatori sanitari è un fenomeno preoccupante che va contrastato con determinazione. L’impegno del governo nel garantire la sicurezza di chi lavora nel settore sanitario è evidente, attraverso l’adozione di norme più severe, il potenziamento dei presidi di polizia negli ospedali e l’avvio di attività formative e di sensibilizzazione. È necessario porre fine a questa violenza e creare un ambiente di lavoro sicuro per gli operatori sanitari, che sono impegnati quotidianamente per la salute e il benessere della popolazione.