Un recente studio coordinato dall’Università Sapienza di Roma ha rivelato la presenza di un enorme deposito di ghiaccio d’acqua nel Polo Sud di Marte. Secondo le stime, il volume di ghiaccio si aggira tra 1 e 1,3 milioni di chilometri cubi, basandosi sui dati raccolti da varie missioni spaziali come Mars Global Surveyor, Mars Odyssey, Mars Express e Mars Reconnaissance Orbiter.

La scoperta di questo deposito di ghiaccio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dell’evoluzione del clima marziano. “La conoscenza accurata della composizione della calotta polare rappresenta uno degli obiettivi scientifici principali per comprendere l’evoluzione del clima marziano”, afferma Antonio Genova, coordinatore della ricerca. Inoltre, lo studio si inserisce nel contesto della ricerca sul cambiamento climatico terrestre, in quanto fornisce elementi utili per comprendere meglio l’evoluzione del clima anche sulla Terra.

I dati geofisici ottenuti dalle missioni spaziali hanno permesso di determinare la quantità di acqua ancora presente su Marte e hanno anche fornito informazioni preziose sull’evoluzione del clima sul pianeta rosso e sulla Terra. Le calotte polari marziane, simili a quelle terrestri, possono essere considerate una sorta di memoria dell’evoluzione del clima. La presenza passata di fiumi e mari su Marte è stata dimostrata, tuttavia rimane ancora da chiarire come l’acqua sia scomparsa dalla superficie del pianeta. Per rispondere a questa domanda, i ricercatori stanno analizzando la concentrazione di tre elementi principali nelle calotte polari: polvere, ghiaccio secco e ghiaccio d’acqua.

I risultati dello studio italiano indicano che nell’80% dei casi, la concentrazione di acqua supera il 50% nella superficie dei depositi dei tre elementi. Inoltre, la mappa della polvere mostra una concentrazione elevata nelle zone occidentali, che confinano con i probabili resti di una calotta polare formata in ere geologiche precedenti. Questa scoperta sembra essere in linea con lo spostamento dell’asse polare di Marte, che potrebbe essere stato causato da un impatto, portando alla migrazione dalla posizione della calotta polare più antica a quella attuale.

Questa scoperta rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca sul clima marziano e sulla presenza di acqua sul pianeta rosso. La quantità di ghiaccio d’acqua presente nel Polo Sud di Marte potrebbe avere implicazioni importanti per future missioni spaziali e per la possibilità di colonizzare il pianeta. Inoltre, gli studi sul clima marziano potrebbero fornire informazioni preziose sulla storia del nostro pianeta e sul cambiamento climatico terrestre.

In conclusione, la scoperta di questo enorme deposito di ghiaccio d’acqua nel Polo Sud di Marte è un importante traguardo per la ricerca scientifica. Ciò fornisce nuove informazioni sulla composizione delle calotte polari marziane e sull’evoluzione del clima sul pianeta rosso. La ricerca italiana dimostra ancora una volta il ruolo di primo piano che l’Italia ha nella ricerca spaziale, contribuendo alla nostra comprensione dell’universo e dei pianeti che lo compongono.

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