Il tumore del colon-retto è una delle principali cause di morte nel mondo, ma grazie allo screening, un test diagnostico che permette di individuare lesioni precancerose o tumori in fase precoce, è possibile salvare fino al 90% delle vite umane. Nonostante l’importanza di questo esame, solo il 34,1% della popolazione a rischio ha aderito all’ultima campagna di prevenzione.
Per cercare di capire quali sono i fattori che influenzano l’adesione allo screening del cancro del colon-retto, l’Associazione Italia Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri (Aigo) ha promosso un’indagine che ha coinvolto oltre 50 strutture ospedaliere in 16 regioni italiane. I risultati preliminari hanno evidenziato che le regioni del centro nord dell’Italia hanno performance più elevate rispetto a quelle del sud e delle isole. Inoltre, si è riscontrato che il 21% dei centri ospedalieri aderenti al progetto appartiene a realtà regionali con campagne di screening recenti, un dato che fa ben sperare per il sud del paese.
Un altro aspetto che può influenzare l’adesione allo screening è la modalità di invito. Attualmente, l’87% degli inviti è ancora inviato tramite posta cartacea, mentre solo il 23% utilizza brochure informative. Questo potrebbe spiegare perché molte persone decidono di non sottoporsi all’esame, forse perché non sono ben informate o non ritengono l’invito sufficientemente convincente.
Tuttavia, i dati mostrano un crescente adeguamento del personale e delle strutture ospedaliere che effettuano lo screening. L’85% del personale medico e il 69% del personale infermieristico sono abilitati a eseguire l’esame. Inoltre, il 96% dei centri dispone di endoscopi ad alta definizione e il 25% utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare l’efficacia della diagnosi. È inoltre interessante notare che tutti gli ospedali coinvolti nel progetto offrono la sedazione durante l’esame e che il 96% delle procedure risulta completa.
In conclusione, lo screening per il tumore del colon-retto è un’importante strategia di prevenzione che può salvare molte vite umane. Tuttavia, è necessario un maggiore sforzo per aumentare l’adesione della popolazione a rischio. È fondamentale migliorare le modalità di invito, fornire informazioni chiare e convincenti sulle potenziali conseguenze della mancata adesione e continuare a investire nelle strutture ospedaliere e nelle tecnologie che rendono lo screening sempre più efficace. Solo così sarà possibile ridurre l’impatto di questa malattia e salvare sempre più vite umane.