Il ruolo delle donne nell’assistenza sanitaria è stato sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in un recente rapporto sulle disuguaglianze di genere nel lavoro sanitario. Secondo il rapporto intitolato “Fair share for health and care: gender and the undervaluation of health and care work”, le donne rappresentano il 67% della forza lavoro globale nel settore sanitario e sociale e svolgono il 76% delle attività assistenziali non retribuite.
Il rapporto evidenzia come le disuguaglianze di genere nel lavoro sanitario abbiano un impatto negativo non solo sulle donne stesse, ma anche sui sistemi sanitari. In media, le donne che lavorano nel settore sanitario guadagnano il 24% in meno rispetto agli uomini. Questa differenza salariale si amplia ulteriormente se la donna è madre o appartiene a una minoranza. Il divario retributivo non può essere giustificato dalle differenze nella produttività o nelle competenze specifiche, e si osserva anche nelle professioni a maggioranza femminile come l’assistenza infermieristica.
Le donne nel settore sanitario sono anche più soggette a discriminazioni, molestie e violenza sul posto di lavoro. Il rapporto sottolinea che le donne che lavorano in professioni sanitarie e assistenziali femminilizzate come infermieristica e ostetricia sono particolarmente esposte a discriminazioni e molestie sessuali. Inoltre, la pandemia ha portato a un aumento del lavoro non retribuito svolto dalle donne nel settore sanitario.
Jim Campbell, direttore del dipartimento Health Workforce dell’OMS, ha sottolineato che gli investimenti volti a promuovere l’equità di genere nel lavoro sanitario porterebbero a una valorizzazione della salute e dell’assistenza, contribuendo a economie più giuste e inclusive.
Questo rapporto dell’OMS mette in luce l’importante ruolo svolto dalle donne nell’assistenza sanitaria e sottolinea la necessità di combattere le disuguaglianze di genere nel settore. È essenziale garantire che le donne ricevano una retribuzione equa per il loro lavoro e che siano protette da discriminazioni e molestie sul posto di lavoro. Inoltre, è fondamentale riconoscere il valore del lavoro svolto dalle donne nel settore sanitario e sociale, anche quello non retribuito, e promuovere politiche volte a rendere più equo e inclusivo questo settore chiave dell’economia. Solo attraverso un impegno concreto per l’equità di genere nel lavoro sanitario possiamo costruire sistemi sanitari più forti e resilienti.