Il potere dell’arte di comunicare emozioni e messaggi importanti non conosce limiti. È proprio questo il caso di “Fango artista”, un’iniziativa che mira a ricordare il dramma dell’alluvione che ha colpito la Romagna quasi un anno fa. I protagonisti di questa opera d’arte sono Stefano Silvestoni e Marina Bergamaschi, due abitanti di Forlì che hanno riempito centinaia di barattoli con il fango che ha invaso i terreni vicino al loro vivaio.

Inspirati dall’opera di Piero Manzoni del 1961 intitolata “Merda d’artista”, Silvestoni e Bergamaschi hanno deciso di utilizzare il fango come mezzo per attirare l’attenzione sulle conseguenze devastanti delle alluvioni. I barattoli, numerati e con l’etichetta “alluvione Romagna. Fango artista” tradotta in quattro lingue diverse, sono un modo provocatorio per far capire alla gente cosa significa vivere un’alluvione.

Il fango diventa l'”artista” in questa tragedia, poiché con la sua forza distruttiva è riuscito a cancellare e rimodellare territori, oggetti e case. Il contenuto dei barattoli è stato raccolto direttamente dai campi vicino al vivaio Silvestroni di viale Bologna, rendendo l’opera ancora più autentica e significativa.

Ma qual è lo scopo di questa iniziativa? I due artisti forlivesi desiderano inviare un messaggio forte a coloro che pensano che la situazione nella Romagna alluvionata sia tornata alla normalità dopo dieci mesi dall’evento. Vogliono far capire che le ferite sono ancora aperte e che c’è ancora tanto da fare per riprendersi dai danni subiti.

La vendita dei barattoli ha suscitato molto interesse, tanto che un gallerista ha comprato tutti tranne dieci esemplari, che verranno consegnati a coloro che hanno dato una mano durante l’emergenza. Ma non è solo una questione di guadagno finanziario: i due artisti avevano inizialmente intenzione di donare il ricavato in beneficenza. Inoltre, uno o due barattoli saranno inviati a Ursula Von der Leyen e Giorgia Meloni, politiche che hanno visitato la zona colpita dall’alluvione, come simbolo di consapevolezza e richiesta di intervento.

L’iniziativa di Silvestoni e Bergamaschi è senz’altro originale e audace, ma ha raggiunto il suo obiettivo: far parlare dell’alluvione e dei romagnoli. Inoltre, la scelta di destinare uno dei barattoli alla scuola “la Nave” per un’asta benefica dimostra l’intento di coinvolgere la comunità e di fare del bene nonostante le avversità.

“Fango artista” è un esempio di come l’arte possa essere utilizzata per sensibilizzare e far riflettere sulle problematiche sociali e ambientali. Attraverso la creatività e l’originalità, Stefano Silvestoni e Marina Bergamaschi hanno reso tangibili le conseguenze di un disastro naturale, facendo sì che la gente non possa più ignorare ciò che è accaduto e che deve ancora essere affrontato.

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