Nuove speranze nella lotta contro il Covid-19: secondo una ricerca condotta dall’Irccs ospedale San Raffaele e pubblicata su Nature Immunology, il sistema immunitario è in grado di riconoscere le nuove varianti del virus SarsCoV2 grazie alla sua memoria. Questa scoperta apre nuove frontiere nella lotta contro il virus e offre nuove prospettive per la protezione della popolazione.

I ricercatori hanno scoperto che sono i linfociti T a essere attivati contro le nuove varianti del virus. Queste cellule del sistema immunitario sono in grado di riconoscere il virus grazie alla memoria indotta da precedenti vaccinazioni o infezioni. Ciò significa che anche se le varianti del virus sono diverse da quelle con cui siamo stati esposti in passato, il sistema immunitario può comunque riconoscerle e attivarsi per combatterle.

Secondo il coordinatore della ricerca, Matteo Iannacone, l’indicazione alla vaccinazione rimane fondamentale per proteggere la popolazione dalla malattia grave. La ricerca dimostra che i vaccini possono anche offrire protezione contro le reinfezioni causate dalle varianti virali. Questa scoperta apre la strada a nuove strategie vaccinali e terapeutiche per una protezione efficace e duratura contro il virus e le sue varianti emergenti.

Attualmente, una delle sfide maggiori è rappresentata dalle varianti del virus che sono in grado di sfuggire al sistema immunitario. Tuttavia, la ricerca ha evidenziato il ruolo cruciale dei linfociti T come arma di difesa duratura nel nostro organismo, indipendentemente dalla risposta mediata dagli anticorpi.

I linfociti T sono in grado di fornire protezione contro il virus anche quando gli anticorpi non sono presenti. Questo tipo di difesa, indipendente dagli anticorpi, sottolinea l’importanza della risposta cellulare mediata dai linfociti T nella lotta contro il virus. I risultati della ricerca dimostrano che la risposta mediata dagli anticorpi non è la principale linea di difesa dell’organismo, contrariamente a quanto si credeva.

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di includere la risposta immunitaria mediata dai linfociti T nel monitoraggio delle risposte alle vaccinazioni e nello sviluppo di nuovi vaccini. Questa scoperta modifica la comprensione tradizionale dell’immunità e offre nuove prospettive nella lotta contro il Covid-19.

La ricerca è stata condotta su topi, alcuni dei quali privi di anticorpi ma con linfociti T efficienti e altri con il recettore cellulare al quale si lega il virus SarsCoV2. I risultati indicano che i linfociti T del sottogruppo CD8+ sono cruciali nel contrastare le infezioni gravi, mentre i linfociti T CD4+ giocano un ruolo complementare nelle infezioni più lievi.

Questa scoperta è un importante passo avanti nella comprensione dell’immunità contro il Covid-19. Offre nuove speranze per la protezione della popolazione e per lo sviluppo di nuove strategie vaccinali e terapeutiche. Il sistema immunitario è un alleato potente nella lotta contro il virus, e questa ricerca dimostra che può adattarsi alle nuove varianti per continuare a combattere efficacemente la malattia.

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