La bellezza eterna è da sempre un desiderio umano, un sogno che sembra irraggiungibile. Ma cosa succederebbe se fosse possibile mantenere la giovinezza per sempre? È questo il tema affascinante che viene esplorato nella mostra collettiva “Forever Young: The Dorian Gray Syndrome”, allestita al Meet di Milano. Dodici artisti della digital art si sono uniti per indagare sull’eterna giovinezza e sulla ricerca incessante della rappresentazione ideale di sé.

L’esposizione, curata da Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente di Meet, e Clement Thibault, direttore delle Arti visive e digitali al polo di innovazione culturale Le Cube Garges, inaugura il palinsesto del Milan Longevity Summit – Riscrivere il Tempo – Scienza e Miti nella corsa alla Longevità. Questo importante evento ospita 60 studiosi del processo di invecchiamento e si propone di esplorare nuove soluzioni per vivere una vita più lunga e in salute. In parallelo, la digital art analizza come la società utilizzi soluzioni tecnologiche innovative per creare rappresentazioni virtuali in continua evoluzione.

La corsa alla “beautification” è un fenomeno sempre più diffuso nella società moderna. Sempre più persone utilizzano tecnologie e filtri per cercare di apparire più belli e perfetti attraverso i social media. Il mondo digitale diventa così uno specchio ingannevole che riflette un’immagine eterna di noi stessi, sempre giovani e vitali. Questo tende a sfidare la paura del tempo che passa e della vecchiaia, e persino a toccare il tema dell’immortalità.

Le opere esposte nella mostra affrontano proprio questo tema della “beautification” e della ricerca dell’immortalità. Molte di esse sono interattive, coinvolgendo direttamente il visitatore. Ad esempio, grazie all’utilizzo della realtà aumentata, i visitatori possono specchiarsi nelle sculture di Esmay Wagemans e vedere il proprio ritratto trasformato da filtri digitali che diventano parte dell’opera stessa. Un’altra installazione interattiva permette ai visitatori di vedere la propria immagine frontale catturata da una telecamera e trasformata in una figura tridimensionale proiettata sulle pareti.

Questa mostra non solo offre un’esperienza artistica unica, ma ci invita anche a riflettere sul nostro rapporto con la bellezza e l’età. Molti di noi si sforzano di apparire sempre giovani e perfetti, ma cosa succederebbe se riuscissimo davvero a fermare il tempo? La bellezza eterna potrebbe sembrare un sogno meraviglioso, ma potrebbe anche privarci dell’essenza stessa della vita, del suo fluire e delle sue sfide.

La mostra “Forever Young: The Dorian Gray Syndrome” è aperta al pubblico fino al 27 marzo al Meet di Milano. È un’opportunità unica per immergersi nell’affascinante mondo della digital art e riflettere sul significato della bellezza eterna. Non perdete l’occasione di scoprire queste opere straordinarie e lasciatevi ispirare dalla ricerca di una rappresentazione ideale di sé.

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