Il premiato Nobel per la Pace Boris Belenkin ha svelato l’Ong russa Memorial nel suo libro “Non lasciare che ci uccidano”. Questo saggio, tradotto dal russo e curato da Marco Clementi, racconta la storia di Memorial, un’organizzazione che si impegna nella difesa dei diritti umani e che è stata premiata con il Nobel per la Pace nel 2022.
Belenkin, fondatore e responsabile della Biblioteca Memorial fino alla liquidazione dell’organizzazione nel 2022, sarà in Italia per promuovere il suo libro. Sarà ospite alla festa del libro e della lettura “Libri Come” a Roma il 23 marzo alle 17:30 e al Memoriale Della Shoah a Milano il 24 marzo alle 18:00.
Il libro di Belenkin racconta le attività di Memorial, dalla Restituzione dei nomi dei giustiziati letti ogni anno in Piazza Lubjanka a Mosca, fino al minuzioso lavoro di raccolta delle collezioni dell’Archivio, del Museo e della Biblioteca. L’autore descrive anche i protagonisti che hanno lavorato nell’organizzazione, come Arsenij Roginskij, Jan Račinskij e Aleksandr Daniel’. Inoltre, Belenkin racconta degli attacchi violenti subiti dall’edificio e dai dipendenti di Memorial da parte di agenti dei servizi dopo la terza elezione di Putin nel 2012. Il governo russo ha identificato gli attivisti di Memorial come nemici pagati dagli occidentali.
Belenkin è uno storico, autore e curatore di diversi libri. Ha anche lavorato come redattore dell’almanacco “Acta Samizdatica”. Per Memorial ha curato mostre sulla storia della repressione politica e dell’antisemitismo in Unione Sovietica, sulle pubblicazioni clandestine in samizdat e sulla storia politica recente della Russia.
Prima della nascita di Memorial alla fine degli anni Ottanta, la ricerca della verità storica era un percorso clandestino e accidentato. Belenkin racconta nel suo libro di questo cambiamento epocale che ha permesso a un gruppo di studiosi di creare un’organizzazione unica nella storia del Paese.
Il libro di Belenkin presenta anche un disegno dell’artista Lilja Matveeva, membro di Memorial che ora vive all’estero. Il disegno rappresenta il piano dell’ufficio di Memorial a Mosca, nella via Karetnyj Rjad, che è stata la maggiore e ultima sede dell’organizzazione. Nel prologo del libro, Belenkin scrive che quando Lilja ha disegnato l’ufficio mancavano poche settimane all’aggressione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa e alla liquidazione di Memorial da parte di un tribunale di Mosca.
L’uscita di questo libro offre al pubblico la possibilità di conoscere da vicino l’impegno di Memorial nella difesa dei diritti umani in Russia e gli ostacoli che l’organizzazione ha affrontato nel corso degli anni. La storia raccontata da Boris Belenkin è una testimonianza importante del lavoro svolto da Memorial e della sua lotta per la verità storica e la giustizia.