L’Unione Europea ha recentemente approvato una direttiva sulla due diligence per la sostenibilità delle aziende, suscitando l’interesse del mondo degli affari. La decisione è stata presa dagli ambasciatori dei 27 Paesi membri dell’UE, confermando l’accordo raggiunto con l’Eurocamera a metà dicembre.

La direttiva, presentata dalla presidenza belga dell’UE, ha apportato alcune modifiche significative rispetto alla versione originale. Tra le più rilevanti, vi è l’aumento della soglia di fatturato per cui un’azienda sarà soggetta alla normativa: da 150 a 450 milioni di euro. Questo significa che un maggior numero di aziende dovrà adottare misure di due diligence per garantire la sostenibilità delle proprie attività.

Ma cosa si intende concretamente per due diligence? In sostanza, si tratta di una serie di pratiche e procedure che le aziende devono adottare per valutare e affrontare i rischi legati all’impatto ambientale, sociale e di governance delle proprie attività. Questo potrebbe includere l’identificazione dei fornitori che operano in maniera non sostenibile, la valutazione degli impatti delle attività aziendali sul cambiamento climatico o il rispetto dei diritti umani all’interno della catena di approvvigionamento.

L’approvazione di questa direttiva rappresenta un passo significativo verso una maggiore responsabilità delle imprese nei confronti dell’ambiente e della società. Essa mira a garantire che le aziende adottino politiche e pratiche sostenibili, riducendo così l’impatto negativo delle loro attività.

L’Italia ha espresso il suo sostegno alla direttiva, votando a favore. Questo dimostra l’impegno del paese nel promuovere la sostenibilità e la responsabilità delle imprese. Tuttavia, è importante sottolineare che la direttiva non si applica solo alle aziende italiane, ma a tutte le imprese che superano la soglia di fatturato stabilita.

Ciò significa che le aziende di tutta Europa dovranno adattarsi a questa nuova normativa e individuare le misure più appropriate per garantire la sostenibilità delle loro attività. Ciò potrebbe richiedere investimenti in tecnologie più pulite, un monitoraggio più accurato delle catene di approvvigionamento o una maggiore trasparenza nelle pratiche aziendali.

Nonostante possano sorgere alcune sfide nel rispettare questa direttiva, essa rappresenta anche un’opportunità per le imprese di dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e di differenziarsi dalla concorrenza. Le aziende che riescono ad adottare politiche e pratiche sostenibili possono guadagnare la fiducia dei consumatori e dei partner commerciali, ottenendo un vantaggio competitivo sul mercato.

In conclusione, l’approvazione della direttiva sulla due diligence per la sostenibilità delle aziende da parte dell’Unione Europea rappresenta un importante passo verso una maggiore responsabilità delle imprese. Questa normativa impone alle aziende di adottare misure per valutare e affrontare i rischi legati all’impatto ambientale, sociale e di governance delle loro attività. Sebbene ciò possa comportare alcune sfide, rappresenta anche un’opportunità per le imprese di dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e di ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. L’Italia ha votato a favore della direttiva, dimostrando il suo impegno verso la sostenibilità e la responsabilità delle imprese.

Share.