Il museo dedicato ad Antonioni sta per aprire a Ferrara, una città che ha giocato un ruolo importante nella vita artistica del regista. Lo Spazio Antonioni, situato nell’ex Padiglione d’Arte Contemporanea di Palazzo Massari, ospiterà una vasta selezione di oggetti e documenti che il Comune ha acquisito direttamente da Antonioni e dalla sua vedova Enrica Fico.

L’archivio offre un’opportunità unica per esplorare il cinema di Antonioni e comprendere la sua attività critica, letteraria e artistica. Tra gli oggetti conservati ci sono film, manifesti, sceneggiature originali, foto di scena, disegni e dipinti, la sua biblioteca e la sua discoteca privata, i premi e l’epistolario con i protagonisti della vita culturale del secolo scorso.

Il museo offrirà anche una visione cronologica della carriera di Antonioni, esplorando le diverse fasi del suo cinema lungo tutto il secondo Novecento. Dal tramonto del neorealismo alla cosiddetta “trilogia della modernità”, dalle pellicole angloamericane che testimoniano l’esplosione della cultura pop e hippy al ritorno alle origini e alla tradizione artistica italiana e ferrarese.

Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Ferrara Arte, descrive il museo come un “luogo vivo della memoria di uno straordinario artista”. Secondo Sgarbi, Ferrara ha sempre ispirato una condizione poetica presente nelle opere di artisti come de Chirico, nelle città del silenzio di d’Annunzio e nelle ambientazioni di Antonioni.

L’obiettivo dello Spazio Antonioni è creare un punto di attrazione per gli amanti dell’arte, offrendo loro la possibilità di immergersi nella bellezza, nella conoscenza e nell’ispirazione che la grande Arte può offrire. Il museo sarà inaugurato entro l’estate e sicuramente sarà una tappa imperdibile per gli appassionati di cinema e arte che desiderano scoprire di più sul lavoro di Antonioni e sull’influenza che ha avuto su altri artisti, registi e intellettuali.

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