Attentato dinanzi al municipio di Ottana nel Nuorese: un gesto vile che mette a rischio la democrazia

L’ennesimo attentato ha colpito la tranquilla cittadina di Ottana, nel Nuorese, scuotendo la comunità locale e suscitando indignazione in tutta la regione. Una bomba ad alto potenziale è esplosa nella notte, poco dopo l’1, davanti al municipio, causando ingenti danni all’ingresso e al pianterreno dell’edificio. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Nuoro, i vigili del fuoco e il prefetto Giancarlo Dionisi, che ha convocato una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per valutare le misure da adottare.

Il sindaco Franco Saba, in carica dal 2020, ha espresso la sua determinazione a non lasciarsi intimidire da questo vile attacco. “Ottana non si merita questo. Continueremo a lavorare”, ha dichiarato con fermezza dopo l’attentato. La comunità tutta si è unita intorno al sindaco, offrendo solidarietà e sostegno in questo momento difficile.

Purtroppo, questo non è il primo episodio di violenza che colpisce Ottana. Negli anni passati, la cittadina ha già dovuto affrontare una serie di attentati, culminati nel 2010 con un ordigno esploso davanti alla sede dei servizi sociali e con tre colpi di arma da fuoco sparati contro la casa dell’allora sindaco, Giampaolo Marras. Questi attacchi erano stati legati a conflitti per l’assegnazione di nuovi posti di lavoro nella zona, in particolare nel settore forestale e fotovoltaico.

Le indagini sull’attentato della scorsa notte sono ancora in corso, con i carabinieri del Reparto investigativo provinciale e della compagnia di Ottana che cercano di identificare gli autori del gesto vile. Non sono state trovate tracce evidenti dell’ordigno, ma si ritiene che possa essere stato confezionato con almeno tre chili di esplosivo, considerando l’entità dei danni causati.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. La presidente in pectore della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha condannato fermamente l’attentato, definendolo “un vile attacco alla comunità tutta” e sottolineando che la violenza non può trovare spazio nella nostra società. Anche il deputato del Pd, Silvio Lai, ha espresso la sua preoccupazione sull’incapacità del governo di tutelare gli amministratori locali, sottolineando che si rischia di avere un deserto democratico in alcune zone.

Diversi esponenti politici hanno espresso solidarietà al sindaco Saba e alla comunità di Ottana, sottolineando l’importanza di reagire con coraggio e determinazione a questi atti di violenza. Il deputato di FI, Ugo Cappellacci, che era presidente della Regione nel 2010 durante gli attentati precedenti, ha sottolineato che la democrazia non può essere violata da chi agisce nell’ombra e con atti violenti.

È necessario che le istituzioni e le forze dell’ordine facciano piena luce su questi episodi di violenza e che i responsabili vengano puniti severamente. La comunità di Ottana, unita e determinata, deve continuare a lavorare per il bene del paese e per difendere i valori della democrazia e della convivenza civile. Solo così si potrà sconfiggere la paura e la violenza, e costruire un futuro migliore per tutti.

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