Il telescopio spaziale James Webb ha confermato la misurazione del tasso di espansione dell’universo effettuata dal telescopio Hubble negli ultimi 34 anni. Tuttavia, non è ancora chiaro perché questo valore sia diverso da quello previsto sulla base della mappatura della radiazione fossile del Big Bang effettuata dal satellite Planck. Questa discrepanza, conosciuta come tensione di Hubble, rimane un enigma per gli scienziati.

Il tasso di espansione dell’universo è un parametro fondamentale per calcolare l’età del cosmo e la distanza tra le galassie. Prima del lancio del telescopio Hubble nel 1990, le osservazioni effettuate con i telescopi terrestri presentavano incertezze significative, che indicavano un’età del cosmo compresa tra 10 e 20 miliardi di anni. Negli ultimi 34 anni, il telescopio Hubble ha ridotto questa incertezza, stimando un’età di 13,8 miliardi di anni attraverso la misurazione della distanza da stelle variabili chiamate Cefeidi.

Tuttavia, il valore misurato dal telescopio Hubble non concorda con altre misurazioni che suggeriscono che l’universo si sia espanso più velocemente dopo il Big Bang. Queste osservazioni sono state possibili grazie alla mappatura della radiazione cosmica di fondo a microonde effettuata dal satellite Planck dell’Agenzia Spaziale Europea. Nonostante le nuove misurazioni ultra precise del telescopio Webb, la discrepanza persiste.

Adam Riess, vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 2011 per la sua scoperta dell’energia oscura, afferma che una volta esclusi gli errori di misurazione, rimane la possibilità che gli scienziati abbiano frainteso l’universo. Questo apre la porta a nuove scoperte e spinge gli studiosi a cercare ulteriori dati per risolvere l’enigma della tensione di Hubble.

Per ottenere ulteriori informazioni, gli scienziati dovranno aspettare i dati della missione Euclid, lanciata nel luglio 2023 dall’Agenzia Spaziale Europea, e il prossimo telescopio spaziale Nancy Grace Roman della NASA. Queste missioni forniranno importanti dati che potrebbero aiutare a comprendere meglio l’evoluzione dell’universo e risolvere il mistero della tensione di Hubble.

In conclusione, le recenti osservazioni del telescopio spaziale James Webb confermano la misurazione del tasso di espansione dell’universo effettuata dal telescopio Hubble. Tuttavia, la discrepanza tra questo valore e quello previsto dalla mappatura della radiazione fossile del Big Bang rimane un enigma. Gli scienziati stanno lavorando per risolvere questo mistero e attendono con ansia i dati delle future missioni spaziali per ottenere ulteriori informazioni sull’evoluzione dell’universo.

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