Milano, la borsa italiana, si è mantenuta in territorio positivo con un aumento dello 0,1% nel Ftse Mib, che ha raggiunto i 33.980 punti. Nonostante sia tornata sotto la soglia dei 34.000 punti, questo dato segna comunque un record per l’indice di riferimento introdotto nel giugno del 2009. Nel frattempo, il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali è sceso a 124 punti, con il rendimento annuo italiano in aumento dello 0,8% al 3,7% e quello tedesco in aumento del 2,1% al 2,46%.

Tra i titoli in evidenza, Diasorin ha registrato un aumento del 2,6% grazie ai risultati finanziari diffusi venerdì scorso. Anche Leonardo ha registrato una crescita del 2,07%, spinta dall’incremento del prezzo obiettivo stabilito dagli analisti di JpMorgan. Mps ha raggiunto i massimi dal dicembre del 2022 con un aumento del 1,9%, mentre Stellantis e Bper hanno registrato rispettivamente un aumento del 1,44% e del 1,32%. Dall’altra parte, Tim ha registrato una diminuzione dello 0,18%, affiancata da Eni (-0,15% rettificato) e Stm (-0,16% rettificato), che staccano la cedola. Senza rettifica, i due titoli perderebbero rispettivamente l’1,71% e lo 0,36%.

Nel frattempo, Nexi ha registrato un calo del 3,25%, il quinto consecutivo, mentre Cucinelli (-2,42%), Iveco (-1,57%), Italgas (-1,22%), Amplifon (-0,99%), Pirelli (-0,87%) ed Erg (-0,83%) hanno tutti registrato una flessione. Tra i titoli a minor capitalizzazione, Mfe A (+6,15%) e B (+5,9%) hanno registrato un aumento dopo le anticipazioni sull’utile e sulla raccolta del primo trimestre di Pier Silvio Berlusconi. Infine, Bioera ha avuto un balzo del 16,67%, riducendo le perdite da 5,4 a 3,5 milioni di euro. I vertici dell’azienda ritengono di poter sanare il buco che supera 1/3 del capitale sociale “nel breve termine”.

Queste sono state le principali dinamiche della giornata in borsa a Milano. Gli investitori rimangono cauti e osservano attentamente l’andamento dei titoli, in attesa di ulteriori sviluppi economici e finanziari.

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