Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha espresso la sua critica nei confronti dell’ipotesi di scioglimento del Comune di Bari come un atto bellico nei confronti della città. La notizia è stata comunicata al sindaco tramite il ministro Piantedosi, che gli ha informato telefonicamente della nomina di una commissione di accesso per verificare questa possibilità.

Decaro ha definito questa azione come un “atto gravissimo” che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città di Bari, soprattutto alla vigilia delle elezioni. Ha sottolineato che il centrodestra barese, che perde le elezioni da vent’anni consecutivamente, sta cercando di vincere truccando la partita. Ha anche evidenziato come la pressione politica abbia avuto più valore dei fatti, delle denunce e dei documenti presentati contro la criminalità organizzata.

Il sindaco ha rivelato di aver consegnato al prefetto di Bari 23 fascicoli contenenti le attività svolte dal Comune contro la criminalità organizzata negli anni. Tuttavia, ha notato che la nomina della commissione è giunta così rapidamente che sembra nessuno si sia preso la briga di leggere quei documenti. Decaro ha dichiarato che, se il Ministero non ha intenzione di leggerli, li farà leggere direttamente ai cittadini affinché siano loro a giudicare.

Il sindaco ha concluso affermando che si opporrà con tutte le sue forze a questa aggressione verso la città e i suoi cittadini perbene, proprio come si è opposto ai mafiosi. Ha citato le parole del Procuratore distrettuale antimafia, che ha elogiato l’amministrazione comunale di Bari per la sua risposta alla criminalità organizzata.

Decaro ha sottolineato come gli stessi soggetti che nel 2019 hanno portato in Consiglio Comunale due consiglieri arrestati per voto di scambio, ora spingano per lo scioglimento del Comune di Bari. Questo evento sarebbe senza precedenti in Italia, persino durante l’inchiesta su Mafia Capitale. Il sindaco ha concluso affermando che non starà a guardare in silenzio mentre viene distrutta la reputazione dell’amministrazione e della città.

Questo episodio suscita molte domande sulla reale motivazione dietro l’ipotesi di scioglimento del Comune di Bari. Quali sono le ragioni politiche che spingono il centrodestra barese a cercare questa soluzione estrema? È davvero necessario sospendere un’intera amministrazione comunale a causa delle azioni di pochi individui? Le parole del sindaco Decaro sollevano interrogativi sulla trasparenza e l’obiettività della decisione presa dal Ministero.

La vicenda di Bari dimostra ancora una volta come la politica possa essere un campo di battaglia, con azioni che sembrano più mosse di guerra che decisioni razionali. La città di Bari, con i suoi cittadini e il suo sindaco, si trova ora al centro di uno scontro politico che potrebbe avere gravi conseguenze per la sua vita democratica.

Sarà interessante seguire lo sviluppo di questa vicenda e vedere come il sindaco Decaro e i cittadini di Bari reagiranno a questa situazione. La lotta per la verità e la difesa della reputazione della città potrebbe essere un aspetto cruciale per il futuro di Bari e per la democrazia stessa.

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