Inizia il censimento del patrimonio immateriale: una preziosa eredità da preservare

L’Unione Nazionale Pro Loco e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani hanno avviato il primo censimento di riti, tradizioni e feste storiche locali, con l’obiettivo di catalogare oltre 200mila espressioni e pratiche sociali che contraddistinguono le identità locali del territorio italiano. Questo progetto è stato realizzato a poco più di 20 anni dall’adozione della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

Il censimento coinvolge direttamente le associazioni Pro Loco e i piccoli Comuni d’Italia, promuovendo la salvaguardia e la valorizzazione delle tradizioni che altrimenti rischierebbero di essere dimenticate. Grazie alla collaborazione dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e la supervisione del ministero della Cultura, sarà possibile catalogare e monitorare periodicamente il patrimonio culturale immateriale delle piccole comunità. Inoltre, si mira a incentivare la conoscenza di queste tradizioni attraverso l’iscrizione coordinata e condivisa su inventari, registri, archivi e piattaforme sia territoriali, sia nazionali.

L’Unpli, con il supporto di ricercatori antropologi, raccoglierà i dati utilizzando schede di valutazione elaborate dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. I materiali raccolti verranno poi caricati e condivisi su una piattaforma digitale, rendendo i dati fruibili in modo interattivo e coinvolgente.

Secondo Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera, questo progetto attua i propositi delineati dalla legge per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. La legge prevede l’istituzione di un elenco nazionale attraverso il censimento e la catalogazione, riconoscendo il patrimonio culturale immateriale come componente del valore identitario e storico per gli individui, le comunità locali e quella nazionale.

Il censimento includerà una vasta gamma di attività, come le tradizioni orali (compresi i dialetti), la musica e le arti dello spettacolo, gli eventi rituali e festivi, e le pratiche rievocative di eventi storici, festivi e in costume.

Si tratta di un’iniziativa di grande valore che permetterà di preservare e valorizzare l’immensa ricchezza culturale del nostro paese. Attraverso la catalogazione di queste tradizioni immateriali, sarà possibile tramandarle alle future generazioni e farle conoscere anche a livello internazionale. Il patrimonio culturale immateriale rappresenta un tesoro prezioso che va tutelato e valorizzato per mantenere viva l’identità delle comunità locali e arricchire il patrimonio culturale dell’intero paese.

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