La Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, in collaborazione con Genus Bononiae, ha organizzato una mostra unica nel suo genere che presenta al pubblico le principali opere dell’Ottocento bolognese appartenenti alle proprie Collezioni d’arte e di storia. La mostra, intitolata “Da Felice Giani a Luigi Serra” e curata da Angelo Mazza, si tiene a Palazzo Fava-Palazzo delle Esposizioni dal 21 marzo al 30 giugno.

La mostra è suddivisa in sei sezioni tematiche che permettono ai visitatori di ammirare opere di vari artisti dell’Ottocento bolognese. Tra gli artisti rappresentati ci sono Felice Giani, Pelagio Palagi, Clemente Albèri, Pietro Fancelli, Antonio Basoli, Giacomo De Maria, Luigi Busi, Alessandro Guardassoni, Giovanni Masotti e Luigi Serra.

La mostra inizia nella Sala di Giasone del Piano Nobile di Palazzo Fava, dove è esposto il grande gesso della Maddalena penitente di Antonio Canova. Questa sezione presenta dipinti di figura realizzati da artisti attivi a Bologna tra il Settecento e l’Ottocento, evidenziando il periodo di transizione dall’Ancien Régime alla Restaurazione e all’Italia unita.

La Sala Albani espone la produzione della manifattura Minghetti a partire dal 1860 circa. Nella Sala di Enea sono presentate le opere di Antonio Basoli, un artista poliedrico che si occupava di ornamenti, scenografie e vedute, e che ha giocato un ruolo centrale nella vita artistica bolognese durante il passaggio dall’Ancien Régime all’età napoleonica e alla Restaurazione.

La mostra include anche una sezione dedicata ai modelli in terracotta di Giacomo De Maria, considerato il punto di contatto tra la scultura neoclassica e quella ottocentesca a Bologna. La pittura di paesaggio, spesso considerata un genere minore rispetto alla pittura di storia e di figura, è invece valorizzata nella Sala Cesi. Nella Sala Allievi dei Carracci sono invece esposte opere che offrono una visione precisa della Bologna ai tempi di Giosuè Carducci, quando la città stava attraversando un periodo di cambiamento e modernizzazione grazie all’introduzione di un nuovo piano regolatore.

La mostra offre quindi al pubblico l’opportunità di immergersi nell’arte bolognese dell’Ottocento attraverso una selezione di dipinti, disegni, acquerelli, sculture, incisioni e maioliche. È un viaggio nella storia artistica di Bologna e nelle opere di artisti che hanno contribuito a definire l’identità culturale della città.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna si conferma ancora una volta un importante custode del patrimonio artistico della città, offrendo al pubblico l’opportunità di apprezzare opere d’arte che altrimenti rimarrebbero nascoste nelle loro collezioni. La mostra rappresenta quindi un’occasione imperdibile per gli amanti dell’arte e per chi desidera approfondire la conoscenza dell’Ottocento bolognese.

Share.