Le sorprendenti imbarcazioni più antiche del Mediterraneo sono state scoperte in Italia e risalgono a ben 7.000 anni fa. Si tratta di cinque piroghe del Neolitico che sono state rinvenute nel lago di Bracciano, precisamente nella località ‘la Marmotta’ presso Anguillara Sabazia. Questa affascinante scoperta è stata pubblicata sulla rivista Plos One da un team di ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo, in collaborazione con Mario Mineo del Museo delle Civiltà di Roma e Niccolò Mazzucco dell’Università di Pisa.

Le cinque piroghe risalgono a un periodo compreso tra il 5.700 e il 5.100 a.C. e sono state realizzate da popolazioni provenienti dal mare che si sono stabilite nella zona di Anguillara Sabazia. Ciò che rende queste imbarcazioni così interessanti è che sono state costruite utilizzando tecnologie nautiche avanzate, che sembrano quasi moderne. Ogni piroga è stata ricavata da un singolo tronco e sono state identificate quattro diverse tipologie di tronchi utilizzati per la loro costruzione, una caratteristica insolita in questo tipo di siti archeologici. Inoltre, le imbarcazioni presentano rinforzi trasversali che testimoniano la presenza di tecniche costruttive sofisticate.

Una delle piroghe è stata trovata insieme a tre oggetti di legno a forma di T, che presentano una serie di fori che probabilmente erano utilizzati per fissare funi legate a vele o altri elementi nautici. Questo suggerisce che le piroghe potessero essere utilizzate anche per la navigazione in mare, oltre che nel lago. Inoltre, i ricercatori non escludono la possibilità che le piroghe potessero essere unite fra loro. La presenza nel sito archeologico di strumenti in ossidiana provenienti dalle isole di Lipari e Palmarola supporta ulteriormente l’ipotesi che queste imbarcazioni fossero adatte alla navigazione marittima.

Secondo i ricercatori, queste piroghe rappresentano esempi eccezionali di imbarcazioni preistoriche, il cui processo di costruzione richiedeva una conoscenza dettagliata della progettazione strutturale e delle proprietà del legno, oltre a una manodopera specializzata. Le somiglianze con le tecnologie nautiche più recenti indicano che importanti progressi nella navigazione sono stati compiuti durante il primo Neolitico.

La datazione diretta delle piroghe di La Marmotta rivela che sono le più antiche del Mediterraneo e forniscono informazioni preziose sulla navigazione neolitica. Questo studio evidenzia la straordinaria sofisticazione tecnologica delle prime comunità agricole e pastorali, dimostrando le loro abilità nella lavorazione del legno e nella costruzione di imbarcazioni complesse.

L’affascinante scoperta di queste antiche imbarcazioni nel lago di Bracciano ci offre uno sguardo privilegiato sulla vita delle popolazioni preistoriche che abitavano la zona. Ci fa riflettere sulla loro capacità di sfruttare le risorse naturali per creare strumenti avanzati e ci permette di apprezzare l’evoluzione della tecnologia nautica nel corso del tempo. Queste piroghe ci ricordano che la storia dell’umanità è ricca di sorprese e che c’è ancora molto da scoprire sul nostro passato.

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