Gemelli digitali: una nuova frontiera nella medicina

La tecnologia continua a fare passi avanti nel campo della medicina, aprendo nuove possibilità e offrendo soluzioni innovative. Una delle ultime novità riguarda i gemelli digitali, una rappresentazione virtuale del paziente creata a partire dai suoi dati anatomici, fisiologici, clinici e genetici. Questo modello virtuale permette di testare e simulare le reazioni alle terapie farmacologiche in modo sicuro, senza rischi per il paziente.

Durante il World Health Forum promosso dalla Regione Veneto a Padova, si è discusso di questa nuova frontiera nell’applicazione della tecnologia alla medicina. Attualmente, la previsione della risposta alle terapie viene effettuata attraverso l’analisi statistica basata sui dati storici. Tuttavia, la creazione di gemelli virtuali per ogni paziente rappresenterebbe un significativo passo avanti.

Una delle prime sperimentazioni riguarda la creazione di gemelli digitali per la “predizione” del trattamento per il diabete di tipo 2. Questo progetto, finanziato dall’Unione Europea con 10 milioni di euro provenienti dai fondi Horizon 2024, è iniziato nel gennaio del 2024 ed è coordinato da Björn Eskofier della Friedrich-Alexander-Universität di Norimberga. Un altro progetto europeo coinvolge numerose università ed è incentrato sulla creazione di gemelli digitali del cervello per testare le reazioni alle terapie per l’Alzheimer.

Tuttavia, come spiega il professor Manlio De Domenico del Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova e direttore del Padua Center for Network Medicine, l’applicazione dei gemelli digitali è ancora un orizzonte lontano. Questa sfida richiede l’integrazione di diverse competenze e la collaborazione tra diverse discipline.

L’Università di Padova è stata la prima in Europa ad attivare un centro, il Padua Center for Network Medicine, che combina l’analisi computazionale dei sistemi viventi con la ricerca preclinica e clinica. Questo centro riunisce 63 docenti e 27 laboratori con competenze multidisciplinari che spaziano dall’informatica alla biologia, dalla medicina alle neuroscienze e alla fisica.

I gemelli digitali rappresentano un grande potenziale per la medicina del futuro. La possibilità di creare modelli virtuali accurati dei pazienti consentirà di personalizzare le terapie farmacologiche e prevedere in modo più preciso le reazioni individuali. Questo apre la strada a una medicina sempre più mirata e personalizzata, in grado di massimizzare l’efficacia dei trattamenti e ridurre al minimo gli effetti collaterali.

Nonostante sia ancora un campo in fase di sviluppo, i gemelli digitali promettono di rivoluzionare il modo in cui vengono condotte le sperimentazioni cliniche e di migliorare la cura dei pazienti. Con il continuo avanzamento della tecnologia e la collaborazione tra diverse discipline scientifiche, non è irrealistico immaginare un futuro in cui ogni paziente avrà il proprio gemello digitale, garantendo terapie più efficaci e personalizzate.

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