L’aumento delle tariffe dell’energia elettrica sul mercato libero è un tema di grande attualità che sta suscitando molte preoccupazioni tra gli utenti. Secondo uno studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), le famiglie che attiveranno un servizio di fornitura sul mercato libero potrebbero trovarsi a pagare fino a 1.776 euro in più all’anno rispetto alla bolletta media del Servizio a Tutele Graduali, che entrerà in vigore il prossimo 1 luglio.

Il Crc ha confrontato le offerte dei 7 gestori vincitori delle aste dell’Acquirente Unico e ha scoperto che coloro che non hanno scelto un operatore del libero mercato passeranno automaticamente al Servizio a Tutele Graduali, con un risparmio stimato di circa 131 euro all’anno rispetto alle attuali tariffe del mercato tutelato. In questo modo, la bolletta media per un consumo di 2.700 kwh all’anno scenderà a 465 euro.

Tuttavia, la situazione cambia drasticamente per coloro che scelgono di attivare un contratto sul mercato libero con gli stessi 7 operatori che gestiranno il Servizio a Tutele Graduali. Secondo il Crc, chi attiva oggi un’offerta a prezzo variabile potrebbe trovarsi a spendere da un minimo di 162 euro in più all’anno rispetto alle tutele graduali, fino a un massimo di 573 euro in più. La situazione peggiora ulteriormente se si opta per un contratto a prezzo fisso: in questo caso, la spesa aggiuntiva rispetto alla bolletta media del Servizio a Tutele Graduali potrebbe variare da un minimo di 204 euro a un massimo di addirittura 1.776 euro all’anno.

Questa situazione ha portato il presidente del comitato scientifico del Crc, Furio Truzzi, a denunciare un “doppio assurdo paradosso” che vede i clienti del mercato libero pagare tariffe più elevate rispetto alle tutele graduali, nonostante scelgano lo stesso operatore che fornisce il servizio in entrambi i mercati. Inoltre, gli utenti vulnerabili che rimarranno nel mercato tutelato si troveranno a pagare una bolletta media più alta di 131 euro all’anno rispetto al Servizio a Tutele Graduali.

Questa situazione ha suscitato molte critiche e preoccupazioni tra gli utenti dell’energia elettrica. Molti si chiedono se sia davvero vantaggioso passare al mercato libero o se sia meglio rimanere nel mercato tutelato. Inoltre, si sollevano dubbi sulla trasparenza delle tariffe proposte dagli operatori del mercato libero e sulla necessità di una maggiore regolamentazione del settore.

In conclusione, l’aumento delle tariffe dell’energia elettrica sul mercato libero rappresenta una questione di grande rilevanza per gli utenti. È importante che i consumatori siano informati sulle possibili conseguenze di questa scelta e che le autorità competenti intervengano per garantire una maggiore trasparenza e tutela dei diritti dei consumatori.

Share.