La tomba di Tomasi di Lampedusa finalmente scoperta nella chiesa di San Domenico

La città di Palermo ha recentemente reso omaggio a uno dei suoi più grandi figli, lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del celebre romanzo “Il Gattopardo”. La sua tomba è stata finalmente scoperta nella chiesa di San Domenico, durante una cerimonia emozionante che ha coinvolto il sindaco Roberto Lagalla e numerosi cittadini palermitani.

Il sindaco Lagalla ha sottolineato l’importanza della produzione letteraria di Tomasi di Lampedusa, definendola un faro e una radiografia della società dell’epoca. Nonostante i pregiudizi e le difficoltà, Palermo è riuscita a sollevarsi e continua a farlo, e la commemorazione di Tomasi di Lampedusa rappresenta un segnale importante della memoria collettiva della città. La chiesa di San Domenico è considerata il Pantheon dei palermitani, in quanto custodisce le spoglie di personaggi illustri come Giovanni Falcone, e ora anche quelle dello scrittore.

Il merito di questa operazione va al figlio di Tomasi di Lampedusa, Gioacchino Lanza, scomparso nel 2023, che ha avviato l’iter per trasferire la tomba del padre nella chiesa di San Domenico. L’iniziativa ha trovato subito sostenitori nei club service, nella comunità religiosa e nella sensibilità della città, che ha manifestato la sua adesione attraverso l’azione del Comune. Questa decisione è stata presa per preservare la memoria del passato e per favorire la connessione ideale tra le generazioni future e i grandi esempi del passato come Tomasi di Lampedusa.

Giuseppe Tomasi di Lampedusa è stato uno dei più grandi scrittori italiani del secondo dopoguerra. Il suo unico romanzo, “Il Gattopardo”, venne pubblicato postumo nel 1958 da Feltrinelli, grazie all’interessamento di Giorgio Bassani, dopo il rifiuto di Mondadori ed Einaudi. Quest’opera si è rivelata un successo immediato, diventando uno dei best-seller dell’epoca. Nel 1959, ha vinto il prestigioso Premio Strega.

Il romanzo “Il Gattopardo” è stato poi adattato in un film omonimo nel 1963, diretto da Luchino Visconti e interpretato da attori di fama internazionale come Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Alain Delon. Questa trasposizione cinematografica ha contribuito a diffondere ulteriormente la fama del romanzo e a consolidare il suo status di classico della letteratura italiana.

Negli ultimi anni della sua vita, oltre a “Il Gattopardo”, Tomasi di Lampedusa ha scritto anche i “Ricordi d’infanzia”, una raccolta di tre racconti, tra cui il celebre “La Sirena o Lighea”. Queste opere, insieme al suo romanzo più famoso, testimoniano l’abilità narrativa e la sensibilità di Tomasi di Lampedusa nel rappresentare la società siciliana del suo tempo.

La scoperta della tomba di Tomasi di Lampedusa nella chiesa di San Domenico è un evento significativo per la città di Palermo e per tutta la comunità letteraria italiana. Rendere omaggio a uno dei grandi scrittori del nostro paese è un segno di gratitudine e riconoscimento per il suo contributo alla cultura italiana. La memoria di Tomasi di Lampedusa continuerà a vivere attraverso le sue opere e ora anche attraverso il luogo che custodisce le sue spoglie, la chiesa di San Domenico, un simbolo di devozione e di cultura per Palermo.

Share.