Roberto Saviano, noto scrittore e giornalista italiano, ha recentemente partecipato a un evento dedicato al grande scrittore afroamericano James Baldwin presso la Festa del libro e della lettura di Roma. Durante l’incontro, Saviano ha rivelato i suoi pensieri sulla difficoltà di vivere nell’era dei social media e di come ciò abbia impattato la sua vita.

Secondo Saviano, i social media hanno reso possibile per chiunque diffondere informazioni false o idiozie che possono essere riprese e diffuse all’infinito dai tuoi avversari politici. Questa situazione può mettere a dura prova il cuore di una persona, ma Saviano ha ammesso di non potersi nascondere dal mondo e di continuare a parlare nonostante tutto.

Il giornalista ha anche sottolineato che molti dei suoi colleghi scrittori hanno scelto di tacere per evitare problemi, ed è una scelta che rispetta. Tuttavia, Saviano ha ammesso di non aver salvato la sua vita come loro, ma di aver causato danni. Non è stato specificato quali danni abbia causato, ma è evidente che Saviano si riferisce alla sua esposizione pubblica e alle possibili conseguenze negative che ne derivano.

L’evento era dedicato a James Baldwin, uno dei più grandi scrittori afroamericani della storia, famoso per i suoi capolavori come “La camera di Giovanni” e “Se la strada potesse parlare”. Baldwin è stato anche un importante attivista per i diritti civili e un amico di Martin Luther King e Malcolm X. Saviano ha descritto il suo viaggio nella vita e nella letteratura di Baldwin come appassionato.

Baldwin, nato nel 1924 ad Harlem, si è trasferito in Francia all’età di 24 anni, ma è sempre tornato negli Stati Uniti. Saviano ha sottolineato che Baldwin era letto da Martin Luther King e Malcolm X e ha partecipato alla marcia di Washington del 1963. Tuttavia, King decise di non farlo parlare dal palco per evitare possibili incidenti a causa del suo stile di dialogo rabbioso. Baldwin ha sempre cercato di raccontare la condizione afroamericana non solo come una vittima, ma come un essere umano.

Saviano ha sottolineato l’importanza della gentilezza nella visione di Baldwin. Secondo lui, Baldwin credeva che la politica fosse come la religione e che per capire la morale fosse necessario frequentare la “feccia” e stare fuori dal tempio. La gentilezza, intesa come apertura e la possibilità di conoscere, era la preghiera di questa prassi. La gentilezza secondo Baldwin ti fa capire che non è giusto subire e ti spinge a fare una scelta.

In conclusione, l’incontro tra Saviano e il pubblico presente è stato un’occasione per riflettere sulla difficoltà di vivere nell’era dei social media e sulle sfide che esso comporta. Inoltre, è stato un omaggio al grande scrittore afroamericano James Baldwin e alla sua visione della politica e della gentilezza come strumenti per capire la morale e per fare scelte nella vita.

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