Scoperti due antichi fili di stelle nascosti nella Via Lattea

Un’emozionante scoperta è stata fatta grazie ai dati raccolti dal telescopio spaziale Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea. Due antichissimi “fili” di stelle, chiamati Shakti e Shiva, sono stati finalmente dipanati dopo essere stati intrecciati insieme per oltre 12 miliardi di anni, creando il “tessuto” della Via Lattea. Questi filamenti stellari sono così antichi che si pensa si siano formati addirittura prima del disco e dei bracci a spirale della nostra galassia.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica The Astrophysical Journal, è stato guidato dall’Istituto tedesco Max Planck per l’Astronomia di Heidelberg. Grazie alle osservazioni di Gaia, gli astronomi hanno potuto determinare l’orbita e la composizione di queste stelle antiche.

Secondo gli esperti, la Via Lattea si è formata quando diversi filamenti di gas e polveri si sono uniti tra loro, dando origine alla nostra galassia. Shakti e Shiva potrebbero essere due di questi filamenti, e i dati futuri raccolti da Gaia, la cui missione è stata estesa fino al 2025, potrebbero rivelare ulteriori dettagli sulla loro formazione.

“Ciò che è veramente sorprendente è che siamo in grado di rilevare queste antiche strutture”, afferma Khyati Malhan, uno degli autori dello studio insieme a Hans-Walter Rix. “La Via Lattea è cambiata così tanto da quando queste stelle si sono formate che non ci aspetteremmo di riconoscerle così chiaramente come gruppo. Tuttavia, i dati senza precedenti che stiamo ottenendo da Gaia lo hanno reso possibile.”

I due gruppi di stelle, situati nel cuore della Via Lattea, contengono ciascuno una massa equivalente a circa 10 milioni di volte quella del Sole. Queste stelle hanno un’età compresa tra 12 e 13 miliardi di anni e seguono orbite molto simili. Tuttavia, Shakti e Shiva presentano alcune differenze: le stelle di Shakti orbitano leggermente più lontano dal centro della galassia e seguono orbite più circolari rispetto a quelle di Shiva.

Questa scoperta apre nuove prospettive per la comprensione dell’evoluzione della Via Lattea e dell’universo stesso. I dati che Gaia continuerà a raccogliere nei prossimi anni potrebbero fornire ulteriori informazioni sulla formazione e l’evoluzione delle stelle e delle galassie. La missione di Gaia è stata estesa fino al 2025, quindi gli astronomi avranno ancora molte opportunità per esplorare il misterioso universo che ci circonda.

Non possiamo fare a meno di meravigliarci di fronte a queste scoperte che ci svelano l’antica storia della Via Lattea e ci permettono di gettare uno sguardo indietro nel tempo. Grazie a strumenti come Gaia, l’umanità sta facendo passi da gigante nella comprensione dei segreti dell’universo, e non vediamo l’ora di scoprire cosa ancora ci riserverà il futuro.

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