Come affrontare il difficile compito di parlare ai bambini del tumore? Questa è una domanda che molte famiglie si pongono quando si trovano ad affrontare una malattia grave come il cancro. Il caso della principessa Kate, che ha recentemente comunicato ai suoi figli della sua malattia in modo adeguato, ha portato l’attenzione su questo importante tema.
Secondo gli esperti del sito “dottore ma è vero che?” della Fnomceo, la federazione nazionale degli ordini dei medici, molti genitori tendono a tacere con i propri figli per paura che non capiscano, soffrano troppo o si impressionino. Tuttavia, la capacità dei bambini di affrontare la verità viene spesso sottovalutata dagli adulti. I bambini sono in grado di tollerare meglio la verità, anche se è grave, piuttosto che l’incertezza del non sapere. Inoltre, la bugia può mettere in crisi il rapporto di fiducia tra genitori e figli.
La tesi attuale è che sia importante parlare ai bambini della propria malattia il prima possibile, già alla diagnosi e prima di iniziare i trattamenti. Naturalmente, bisogna usare un linguaggio adatto all’età del bambino. Non informarli, anche se con l’intento di proteggerli, può causare loro una sofferenza mentale elevata, con conseguenti problemi di salute e comportamentali.
È fondamentale essere pronti a rispondere alle domande dei bambini. Le risposte varieranno a seconda dell’età del bambino: un bambino piccolo potrebbe preoccuparsi di cosa succederà durante il ricovero del genitore, mentre un adolescente potrebbe fare domande sulla malattia stessa. È importante incoraggiare i bambini a fare domande e non promettere loro una guarigione, ma assicurare che verranno sempre informati di tutto.
La malattia comporta inevitabili cambiamenti nella vita familiare, sia dal punto di vista fisico che emotivo. È importante scegliere il momento e il luogo giusto per parlare ai bambini della malattia. Preferibilmente, entrambi i genitori dovrebbero essere presenti durante la conversazione. La comunicazione è fondamentale perché il bambino si senta coinvolto e accetti meglio i cambiamenti e gli effetti collaterali dei trattamenti.
Nel caso in cui il genitore sia ricoverato in ospedale, è estremamente importante che il figlio possa andare a trovarlo e conoscere le persone che lo curano. Anche se piccolo, il figlio dovrebbe poter telefonare o mandare messaggi al genitore malato.
Pensare alla morte e parlare della morte non dovrebbe essere un tabù. I bambini hanno un’idea chiara della morte, anche se possono avere delle concezioni diverse a seconda dell’età. Non parlare della morte con il bambino può aumentare la sua angoscia e la paura di perdere le persone care. Se non ci si sente adeguati a gestire la situazione, è consigliabile cercare l’aiuto di uno specialista, come uno psicologo, che può offrire supporto sia al malato che alla sua famiglia.
Affrontare la malattia con i bambini non è un compito facile, ma è importante ricordare che la verità, raccontata nel modo più adeguato all’età del bambino, può aiutare a ridurre l’ansia e il disagio sia per i bambini che per gli adulti malati.