L’intelligenza artificiale (IA) continua a guadagnare terreno in Italia, con un aumento previsto del 68% negli investimenti entro il 2024. Secondo una recente ricerca condotta dagli analisti di International Data Corporation (IDC) in collaborazione con Lenovo, l’Italia è uno dei paesi che investirà di più in questa tecnologia, insieme all’Olanda.

L’area Emea, che comprende Europa, Medio Oriente e Africa, vedrà una crescita del 61% nella spesa delle aziende per lo sviluppo o l’adozione di strumenti di IA entro il 2024. Tuttavia, l’Italia spicca per la sua leadership in questo settore con una crescita stimata del 68%. Inoltre, l’Italia è anche il mercato con meno difficoltà nel trovare persone con competenze specifiche nell’ambito dell’IA, con solo il 34% delle aziende che riscontrano difficoltà, rispetto al 55% nell’area Emea.

Secondo gli esperti di IDC, nel corso dell’anno in corso, l’Italia sperimenterà una crescita del 40% negli investimenti in tecnologie innovative come l’edge computing, superando ancora una volta la media di riferimento del 38%. I principali settori in cui si concentreranno gli investimenti tecnologici in Italia includono progetti di IA generativa, modernizzazione delle infrastrutture e delle piattaforme. Attualmente, il 70% delle aziende italiane ha già pianificato investimenti in queste aree, mentre il restante 30% lo farà entro il 2024. Solo il 2% delle aziende non ha in programma di investire in questo campo.

L’interesse per l’IA varia a seconda del settore, ma la maggior parte delle aziende riconosce il suo enorme potenziale. Nel settore manifatturiero, il 47% delle aziende vede l’IA come un “punto di svolta”. Al contrario, nel settore delle telecomunicazioni, solo il 22% delle aziende è convinto del suo valore, probabilmente perché molti leader del settore hanno già investito notevolmente in questa tecnologia negli anni recenti. Tuttavia, indipendentemente dal settore, la maggior parte delle aziende ha già investito nell’IA generativa, con il 50% delle organizzazioni governative, il 65% nel settore delle telecomunicazioni e il 67% nel settore bancario, dei servizi finanziari e assicurativi.

Nonostante l’entusiasmo per l’IA, ci sono ancora alcune sfide tecnologiche da affrontare. La più grande sfida, citata dal 40% degli intervistati, riguarda i limiti di capacità dei modelli di IA. Questo è seguito dai timori riguardo al potenziale uso improprio dell’IA (37%), la necessità di una piattaforma dati affidabile (36%) e la dipendenza da terze parti (35%) per lo sviluppo dell’IA generativa.

In sintesi, l’Italia sta dimostrando una forte crescita negli investimenti in IA e si prevede che continuerà a farlo nei prossimi anni. Le aziende di tutti i settori stanno riconoscendo il valore e il potenziale di questa tecnologia. Tuttavia, ci sono ancora sfide da superare, ma con l’attenzione e gli investimenti adeguati, l’IA potrebbe portare a importanti innovazioni e miglioramenti nei processi aziendali in tutto il paese.

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