Il potere delle donne: l’ottimismo di una regista iraniana sul futuro del suo paese

L’ottimismo per il futuro dell’Iran è palpabile nelle parole di Zar Amir, una regista iraniana che crede fermamente nel potere delle donne nel suo paese. In un evento a Roma, ha condiviso le sue opinioni sulla situazione attuale delle donne in Iran e sulla loro lotta per i propri diritti.

Secondo Zar Amir, la nuova generazione di donne iraniane è sempre più consapevole dei propri diritti, come il controllo del proprio corpo e la libertà di scelta nell’abbigliamento. Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, le leggi e le norme continuano a essere contro di loro. La regista ritiene che sia un processo lungo, ma è ottimista sul fatto che le donne stiano facendo sentire la propria voce e che gli uomini stiano iniziando a capire che non hanno più il diritto di fare certe cose.

Zar Amir ha recentemente co-diretto il film “Tatami” insieme all’israeliano Guy Nattiv. Il film racconta la storia di Leila, una judoka iraniana, e della sua allenatrice Maryam. Durante il campionato del mondo a Tbilisi, ricevono un ultimatum dalla Repubblica islamica che impone a Leila di fingere un infortunio e perdere la gara, altrimenti sarebbe considerata una traditrice dello Stato. Leila si trova quindi di fronte ad una scelta difficile che mette in pericolo la sua libertà e quella della sua famiglia.

Guy Nattiv, vincitore del premio Oscar nel 2019 per il cortometraggio “Skin”, ha dichiarato di essere rimasto folgorato dal talento di Zar Amir quando l’ha vista recitare in un altro film. Ha capito immediatamente che era la scelta giusta per il ruolo di Maryam e le ha proposto di fare il suo debutto come regista.

La sceneggiatura di “Tatami” è stata scritta da Guy Nattiv e Elham Erfani prima della rivoluzione delle donne in Iran. Si sono ispirati ad atlete come Sadaf Khadem, la prima pugile iraniana che si è rifugiata in Francia diventando una promotrice dei diritti delle donne. Altre atlete come l’arrampicatrice su roccia Elnaz Rekabi e la taekwondoka Kimia Alizadeh hanno affrontato sfide simili, dimostrando coraggio e determinazione nella loro lotta per la libertà.

Zar Amir ha elogiato l’attrice Arienne Mandi, protagonista del film, definendola non solo l’eroina del film ma anche la loro eroina personale. Ha affrontato gli incontri con vere professioniste del judo per prepararsi al ruolo, dimostrando un impegno straordinario.

L’impegno di Zar Amir nel dare voce alle donne iraniane non si ferma qui. Sta lavorando insieme all’attrice Golshifteh Farahani all’adattamento cinematografico del bestseller iraniano “Leggere Lolita a Teheran” di Azar Nafisi.

“Tatami” è un film significativo non solo per la sua trama avvincente, ma anche perché rappresenta il primo lungometraggio co-diretto da una regista iraniana e un regista israeliano. Questa collaborazione tra due paesi che spesso sono in conflitto è un segno di speranza e di apertura verso un futuro migliore.

In conclusione, Zar Amir è un esempio di una donna che crede fermamente nel potere delle donne nel suo paese. Attraverso il suo lavoro come regista e attrice, sta cercando di portare avanti un messaggio di emancipazione e di speranza per il futuro dell’Iran. Il film “Tatami” è solo uno dei tanti progetti che ha in programma per continuare a dare voce alle donne iraniane e per promuovere i loro diritti.

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