Titolo: “Assoluzione per i pastori sardi: la vittoria della lotta per il prezzo del latte”

Sottotitolo: Il tribunale di Nuoro assolve i 26 pastori sardi finiti a processo per una manifestazione di protesta, riconoscendo che il loro gesto non costituisce reato.

Nell’8 febbraio 2019, una manifestazione di protesta organizzata dai pastori sardi sulla strada statale 131 Dcn, all’altezza di Siniscola (Nuoro), ha portato all’assoluzione dei 26 pastori sardi finiti a processo. Il tribunale di Nuoro ha riconosciuto che il loro gesto non costituisce reato, accogliendo le richieste degli avvocati della difesa.

La giudice Claudia Falchi Delitala ha sottolineato che a bloccare la strada furono i pastori con la loro presenza e non i bidoni del latte che portavano con sé. I fusti, secondo la giudice, erano solo “mostrati come effige delle rivendicazioni” e non erano idonei per bloccare i veicoli. Inoltre, la manifestazione ha interessato solo un piccolo tratto di strada per un breve periodo di tempo, senza interrompere completamente il traffico.

La manifestazione faceva parte di una serie di proteste che caratterizzarono la cosiddetta “guerra del latte” in Sardegna durante la campagna per le elezioni regionali nel febbraio 2019. Il prezzo del latte troppo basso stava mettendo in ginocchio il settore lattiero-caseario dell’isola, mettendo a rischio il sostentamento di molte famiglie. Le ragioni degli allevatori furono sostenute sia dai politici sia dalle istituzioni locali e nazionali.

L’avvocata della difesa, Giulia Lai, ha commentato che il processo ha confermato le conclusioni già espresse dal tribunale di Nuoro in precedenza. Ha sottolineato il ruolo dei politici, compreso il ministro Salvini, nel sostenere le manifestazioni dei pastori per rivendicare un giusto prezzo per il loro lavoro.

Questa sentenza ha suscitato l’interesse degli avvocati di tutta Italia, in quanto sta facendo giurisprudenza. Finalmente, si è riconosciuto che le manifestazioni dei pastori erano giuste e non meritevoli di criminalizzazione. Gli atti del processo saranno trasmessi al prefetto di Nuoro per eventuali provvedimenti amministrativi.

Questa assoluzione segna una vittoria importante per i pastori sardi e per il settore lattiero-caseario dell’isola. Riconosce il loro diritto di protestare e lotta per un prezzo equo per il loro lavoro. È un segnale positivo che le istituzioni abbiano riconosciuto la validità delle rivendicazioni dei pastori e siano state solidali con loro.

Questa sentenza potrebbe avere un impatto significativo sulle future manifestazioni di protesta e potrebbe portare a una maggiore attenzione verso le condizioni dei pastori e dei lavoratori agricoli in generale. Speriamo che questa vittoria possa portare a un cambiamento reale e duraturo nel settore lattiero-caseario e garantire un futuro migliore per i pastori sardi.

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