Castellitto apre le porte della sua scuola agli artisti in tempo di guerra

Sergio Castellitto, il nuovo presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, ha annunciato un’iniziativa per contrastare “la diaspora degli artisti in guerra” e ha molti progetti per rilanciare l’istituzione. Tuttavia, Castellitto avverte che bisogna procedere con cautela a causa della burocrazia, che può essere positiva o negativa.

Quando ha accettato l’incarico, Castellitto ha chiesto di poter lavorare in totale libertà e indipendenza. Ha coinvolto il consiglio di amministrazione, chiedendo loro di condividere con lui idee e progetti per governare il Centro. Sono emerse molte proposte, ma ci sono anche molte questioni da risolvere, come la gestione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il Pnrr è stato rimodulato e una parte delle risorse verrà utilizzata per ristrutturare il vecchio teatro di posa del Centro, anche con una sala mix e altri spazi per la scuola. Tuttavia, il progetto per il teatro Fiamma di Roma è stato escluso dal Pnrr perché non sarebbe stato possibile completarlo entro i tempi previsti. Inoltre, Castellitto ritiene che il teatro Fiamma non sia adatto al pubblico giovane degli studenti del Centro, prendendo come esempio l’esperienza del Cinema America.

Tra i progetti futuri della nuova gestione del Centro ci sono i master di alto livello e le rassegne estive. Inoltre, si sta valutando l’utilizzo degli spazi sull’isola di San Servolo a Venezia, per organizzare corsi che si sovrappongano al Festival del Cinema.

Castellitto ha anche annunciato un’interessante iniziativa che si svolgerà nella seconda metà di giugno: aprire il Centro agli artisti provenienti dalle zone di guerra. L’obiettivo è confrontarsi e dialogare con questi artisti, permettendo loro di esprimere le loro esperienze attraverso un film realizzato dagli studenti del Centro.

Tuttavia, Castellitto non dimentica la sua carriera di attore e preme per tornare sul set. Nonostante il suo ruolo di presidente del Centro, ricorda ai suoi colleghi che esiste anche come attore e che non ha l’obbligo di frequenza al Centro.

In conclusione, Sergio Castellitto si impegna a rilanciare il Centro Sperimentale di Cinematografia con numerosi progetti e iniziative. La sua apertura verso gli artisti provenienti dalle zone di guerra dimostra la volontà di creare un luogo di confronto e dialogo, rompendo gli schemi tradizionali e aprendo le porte alla diversità. Con Castellitto alla guida, il Centro Sperimentale sembra destinato a diventare un punto di riferimento per la promozione dell’arte cinematografica in Italia.

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