Il tributo a Urbani, medico-eroe che sconfisse la SARS 21 anni fa

Il 29 marzo è una data particolare nelle Marche, poiché viene celebrata la Giornata regionale dedicata a Carlo Urbani, il medico e microbiologo di Castelplanio (Ancona) che ha sconfitto la SARS 21 anni fa. Quest’anno, il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini, ha pronunciato un discorso commovente in cui ha affermato che non sapremo mai quante vite Urbani abbia salvato attraverso il suo sacrificio.

Carlo Urbani è stato il primo a identificare e classificare la SARS durante la pandemia che ha colpito il Vietnam nel 2003, causando oltre 700 morti. Purtroppo, anche lui ha perso la vita il 29 marzo dello stesso anno a Bangkok, ma il suo eroismo e la sua dedizione alla medicina restano un esempio per tutti.

La seduta aperta del Consiglio regionale delle Marche è stata organizzata in onore di Urbani e durante l’evento è stato proiettato un estratto del docufilm “Carlo Urbani – Ho fatto dei miei sogni la mia vita”. Questo film ripercorre alcune fasi della vita del microbiologo, compresi i momenti trascorsi con la sua famiglia e la sua attività di aiuto nei Paesi del Sud Est asiatico.

Carlo Urbani non solo ha identificato la SARS Cov-1, ma ha anche contribuito a fermare la diffusione della malattia grazie alla sua attività instancabile. Durante la seduta aperta del Consiglio regionale, è stato collegato in video Luca Urbani, figlio di Carlo e vice presidente dell’Associazione Italiana Carlo Urbani (AICU). Luca ha sottolineato l’importanza di portare avanti i valori promossi dal loro padre e di continuare la sua opera.

Non possiamo dimenticare che Carlo Urbani è stato anche presidente della sezione italiana di Medici Senza Frontiere nel 1999 e che ha ritirato il Premio Nobel per la Pace a Oslo per conto dell’organizzazione. Questo dimostra il suo impegno per aiutare le persone più vulnerabili e la sua dedizione alla causa umanitaria.

Durante la commemorazione, sono state ricordate le doti umane e scientifiche di Carlo Urbani, che è stato un precursore nell’utilizzo di misure di prevenzione come le mascherine, l’isolamento e la vaccinazione. Queste misure, che sono diventate fondamentali durante la pandemia da Covid-19, sono state introdotte per la prima volta da Urbani nel 2003.

Il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, è stato collegato in video durante l’evento e ha sottolineato l’importanza della fede religiosa di Urbani combinata con la sua attività di medico e ricercatore. Secondo il professor Bassetti, l’umanità è in debito con Urbani per aver salvato il pianeta con la sua azione nel 2003.

Il sacrificio e l’eroismo di Carlo Urbani non possono essere dimenticati. La sua vita e la sua opera sono un esempio per tutti noi, soprattutto in tempi di pandemia. Il museo dedicato a lui a Castelplanio, aperto un anno fa, è un luogo in cui possiamo conoscere meglio la sua storia e riflettere sulle sue imprese. Grazie a persone come Carlo Urbani, possiamo affrontare con coraggio e determinazione le sfide che il futuro ci riserva.

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