Robert Giovanni Nisticò potrebbe essere il nuovo presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), secondo quanto proposto dal ministro della Salute Orazio Schillaci. Nisticò è un professore di Farmacologia all’Università di Tor Vergata ed ha una specializzazione in Psichiatria e Psicologia Clinica ottenuta all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nato a Londra nel 1974, ma cresciuto in Italia, Nisticò è figlio del politico e farmacologo Giuseppe Nisticò, già presidente della Regione Calabria e parlamentare europeo per la lista di Forza Italia.

Nisticò ha una vasta esperienza nel campo della farmacologia e della ricerca. Dal 2015 è stato nominato Esperto di Affari Regolatori dell’Agenzia dei Medicinali di Malta, occupandosi di valutazioni scientifiche e regolatorie nell’ambito delle procedure centralizzate e decentralizzate. Inoltre, è Principal Investigator del Laboratorio di Neurofarmacologia presso l’European Brain Research Institute – Rita-Levi Montalcini Fondazione, con un’attività di ricerca che spazia dalla plasticità sinaptica all’apprendimento e alla memoria, dalla demenza di Alzheimer alla sclerosi multipla, dall’infiammazione alla neurodegenerazione.

L’impegno di Nisticò non si limita solo alla ricerca, ma si estende anche all’elaborazione e all’attuazione dell’agenda strategica di ricerca nell’ambito dell’Iniziativa europea dei Medicinali Innovativi (Imi). È membro del Comitato per i Medicinali Orfani (Comp) della European Medicines Agency (Ema) per la valutazione scientifica e regolatoria dei farmaci orfani.

Dal novembre 2017, Nisticò è anche presidente del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Farmacia presso il Dipartimento di Biologia dell’Università Tor Vergata, dove si occupa di insegnamento in Farmacologia Generale e Tossicologia, nonché Neuropsicofarmacologia.

Nisticò ha dimostrato la sua competenza nel campo della farmacologia con oltre 130 pubblicazioni e ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui una borsa di studio Marie Curie per le Scienze della Vita.

La sua candidatura come presidente dell’Aifa potrebbe portare un nuovo impulso all’agenzia, grazie alla sua vasta esperienza e competenza nel settore della farmacologia e della ricerca. Se accettato, Nisticò sarà chiamato a guidare l’Aifa in un momento cruciale per l’industria farmaceutica italiana, con la necessità di garantire la sicurezza e l’efficacia dei farmaci per tutti i cittadini.

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