Il Superbonus, introdotto dal governo italiano per incentivare la ristrutturazione edilizia e l’efficienza energetica degli immobili, ha subito delle deroghe che riguardano particolari categorie di beneficiari. In particolare, il decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri prevede lo stop alle cessioni dei crediti del Superbonus per case popolari, cooperative di abitazioni, onlus e aree terremotate o alluvionate. Tuttavia, sono state stabilite delle eccezioni per gli iter già avviati.

Le deroghe riguardano coloro che abbiano presentato la Cila (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) e che, nei condomini, abbiano votato la delibera assembleare per i lavori. Questo significa che per poter beneficiare del Superbonus, è necessario aver avviato l’iter burocratico e ottenuto l’approvazione dei condomini per i lavori da eseguire.

Nel caso di demolizione e ricostruzione degli edifici, è richiesta anche l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo. Questa disposizione mira a garantire che i lavori vengano eseguiti in conformità alle norme urbanistiche e che siano rispettati i criteri di sicurezza.

Infine, per quei casi in cui il titolo abilitativo non è richiesto, è necessario che i lavori siano già iniziati oppure che sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti e versato un acconto sul prezzo. Questa misura è stata adottata per evitare possibili abusi o speculazioni legate al Superbonus.

Il decreto approvato rappresenta una modifica alle regole iniziali del Superbonus, che consentiva la cessione dei crediti a terzi. Questa decisione è stata presa per garantire una maggiore trasparenza e controllo nell’utilizzo dei fondi destinati ai lavori di ristrutturazione.

Inoltre, il decreto prevede anche la possibilità di utilizzare i fondi del Superbonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici. Questa misura mira a favorire l’accessibilità e l’inclusione delle persone con disabilità, garantendo loro la possibilità di vivere in ambienti sicuri e accessibili.

In conclusione, il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri introduce delle deroghe alle regole del Superbonus per determinate categorie di beneficiari. Queste deroghe riguardano le case popolari, le cooperative di abitazioni, le onlus e le aree terremotate o alluvionate. Tuttavia, sono previste delle eccezioni per gli iter già avviati, garantendo così la continuità dei lavori già in corso. Queste modifiche mirano a garantire una maggiore trasparenza e controllo nell’utilizzo dei fondi del Superbonus e permettono anche di utilizzare tali fondi per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici.

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