Il festival musicale MiTo sta per raggiungere la sua maggiore età e si prepara a stupire il pubblico con un programma audace e stimolante. Il compositore Giorgio Battistelli, nel suo primo anno come direttore artistico del festival, ha scelto il tema dei “moti” per creare un’esperienza musicale indimenticabile che unisce Milano e Torino dal 6 al 22 settembre.

Il concetto di “moti” va oltre il semplice movimento, rappresentando anche un’opportunità per creare connessioni tra realtà diverse in un paese come l’Italia, dove manca il dialogo e prevalgono le rivalità nel campo musicale. Battistelli critica l’omologazione presente in Italia, sottolineando che il 98% dei 1600 festival nel paese fanno le stesse cose, così come le fondazioni liriche. MiTo, al contrario, desidera essere diverso e unico, offrendo quest’anno una programmazione complementare a Milano e Torino, con l’obiettivo di incoraggiare il pubblico delle due città a spostarsi e partecipare agli eventi in entrambe le sedi.

L’apertura del festival avverrà a Torino con il concerto dell’orchestra del Regio diretta da Michele Spotti, che eseguirà la Nona Sinfonia di Beethoven in piazza San Carlo. La piazza, tristemente famosa per gli incidenti avvenuti durante la finale di Champions del 2017, ospiterà un mini festival all’interno del festival, con spettacoli anche nei giorni successivi, tra cui quelli di Ludovico Einaudi e dei 100 violoncellisti insieme a Giovanni Sollima ed Enrico Melozzo. L’assessora torinese alla Cultura, Rosanna Purchia, ha sottolineato che il festival ha “riconquistato piazza San Carlo”, trasformando un luogo di tristezza in uno spazio di gioia e cultura.

Il primo concerto a Milano si terrà all’Opera alla Scala il 8 settembre, con la Filarmonica diretta da Riccardo Chailly. Il festival presenterà 38 concerti suddivisi in cinque filoni tematici: mitologie orchestrali, ascoltare con gli occhi, artistiche imprese, Puccini la musica e il mondo, e musica con i piedi.

Il filone delle mitologie orchestrali coinvolgerà le istituzioni musicali di entrambe le città, come i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica di Milano e la Filarmonica Trt. Il filone “ascoltare con gli occhi” offrirà musica al confine tra teatro e performance, presentando opere come A House of Call. My Imaginary Notebook di Heinrich Goebbels eseguite per la prima volta in Italia dall’orchestra sinfonica della Rai. Il filone delle artistiche imprese vedrà la composizione di un melologo dedicato all’impresa Campari per Milano e a Martini & Rossi per Torino, entrambi composti da Stefano Massini. Il percorso dedicato a Puccini coinvolgerà Toni Servillo e 100 ragazzi delle scuole primarie di Milano e Torino, insieme agli allievi dei conservatori delle due città. Infine, il filone “musica con i piedi” unirà il calcio alla musica, con spettacoli dedicati a Milan e Toro curati da Fabio Vacchi e Claudia Ferri.

Il direttore artistico Battistelli ha sottolineato che MiTo è un festival che fa pensare e sperimenta nuovi modi di connettere la musica alla realtà quotidiana. Il festival non si limita solo all’Italia, ma include anche collaborazioni internazionali come l’Orchestra de Lyon, che si esibirà a Torino sotto la direzione di Daniele Rustioni, e l’Orchestra di Monaco di Baviera, che si esibirà a Milano.

MiTo è un festival che si assume dei rischi ed è autorizzato a farlo, come ha sottolineato l’assessore milanese Tommaso Sacchi. I comuni di Milano e Torino coprono metà del budget del festival, che ammonta a circa 3 milioni di euro, mentre il resto proviene dal Fus, dalla biglietteria e dai sponsor privati come Intesa Sanpaolo. Paola Musso, Senior Director Corporate Image ed Eventi del gruppo bancario, ha spiegato che l’arte e la cultura sono fattori strategici per il successo e lo sviluppo dei territori.

MiTo è pronto a festeggiare la sua maggiore età con un programma ricco di musica emozionante, connessioni innovative e una visione audace per il futuro della musica italiana. Non resta che partecipare a questo festival straordinario e scoprire il potere dei “moti” nella musica.

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