Un’avventura estiva di amore queer: il racconto del fazzoletto da pionieri
Elena Malisova e Katerina Silvanova, autrici russe di Un’estate col fazzoletto da pionieri, hanno scritto un romanzo young adult che cattura l’attenzione dei lettori con una storia d’amore queer. Pubblicato in Italia da Mondadori, il libro ha raggiunto rapidamente le vette delle classifiche di vendita grazie al passaparola sui social tra i giovani lettori.
Il romanzo è apparso per la prima volta sul sito di fan fiction Ficbook.net e ha attirato l’attenzione dell’editore moscovita Popcorn Books. Tuttavia, nel 2022, il libro è stato colpito dalla censura in Russia ed è stato ritirato dal mercato. Nonostante ciò, la sua popolarità continua a crescere in altri paesi.
La trama ruota attorno alla love-story queer tra Volodja e Jura, due ragazzi che si incontrano nell’estate del 1986 alla colonia per pionieri della Rondine. Nonostante il forte sentimento che provano l’uno per l’altro, decidono di allontanarsi a causa delle severe punizioni previste per le relazioni omosessuali nell’Unione Sovietica.
Vent’anni dopo, il destino riunirà le loro strade con conseguenze inattese. Il legame tra Jura e Volodja è testimoniato da un salice e una ‘capsula del tempo’ piena di oggetti e memorie, che diventano custodi della loro intensa relazione.
Un’estate col fazzoletto da pionieri affronta temi importanti come l’accettazione di sé stessi e l’amore non convenzionale. Le autrici hanno saputo creare un’atmosfera coinvolgente che fa riflettere sulle difficoltà e le sfide che le persone queer hanno affrontato in passato.
La censura subita dal libro in Russia solleva questioni sulla libertà di espressione e l’accettazione delle relazioni omosessuali nel paese. Tuttavia, il successo del libro in altri paesi dimostra che ci sono ancora molte persone interessate a leggere storie d’amore queer e ad approfondire la comprensione di queste tematiche.
Un’estate col fazzoletto da pionieri è un romanzo che merita di essere letto non solo per la sua storia d’amore coinvolgente, ma anche per la sua capacità di far riflettere sulle lotte e le vittorie della comunità queer nel corso degli anni.